SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Il trittico decisivo inizia con la Fermana. Squadra già salva che punta a stupire ancora
Dall'arrivo in panchina di mister Cornacchini, che esordì proprio nella gara di andata contro l'Arezzo, i marchigiani hanno tenuto un passo da squadra di vertice mettendo in ghiaccio la salvezza con molte giornate di anticipo. La Fermana segna poco ma ha una delle difese migliori del torneo e nelle ultime 14 partite è stata sconfitta solo due volte. Molte le assenze per sabato ma i gialloblù venderanno comunque cara la pelle
TweetPartita da ultima spiaggia, o quasi, quella che affronterà domani l’Arezzo al Comunale. Ospite sarà la Fermana di mister Cornacchini che, con 35 punti ed una gara da recuperare con il Perugia, occupa la dodicesima posizione.
FORMAZIONE - Potrebbe essere schierata con il 4-4-2: Ginestra; Bonetto (Mosti), Manetta, Scrosta, Mordini (Sperotto); Rossoni, Graziano (Grbac), Neglia; D’Anna, Cais (Boateng)
PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio l’esperto portiere Paolo Ginestra (’79), giramondo della terza serie. Estremo non troppo strutturato, bravo a guidare il reparto, ottimo para rigori, in questa stagione ben 6 neutralizzati su 10 tentativi di realizzazione. Persa un po' dell’elasticità che aveva in gioventù, è però portiere sempre affidabile tra i pali, un trascinatore ed un leader della compagine marchigiana. Il capitano gialloblù Gianluca Urbinati (’87) centrocampista caratteriale, strutturato, discreto di testa, non troppo dinamico, ma tatticamente intelligente, con una buona tecnica di base. Samuele Neglia (’91), capocannoniere della Fermana con 9 reti. Punta mancina, brevilineo, rapido e sgusciante, pericoloso al dribbling, temibile nello stretto dove riesce ad essere brillante ed imprevedibile. Giocatore abile negli inserimenti e freddo dal dischetto. Infine uno dei volti nuovi, ovvero Simone D’Anna (’90). Attaccante moderno in grado di interpretare bene sia la fase offensiva sia quella difensiva, non troppo strutturato, ma con discrete capacità tecniche. Esperto, può agire da prima punta o da seconda, dove dà il meglio di sé, girando attorno ad un centravanti che gli può aprire spazi. Dal suo trasferimento a gennaio, già 3 le reti realizzate.
PREGI E DIFETTI - L’arrivo di Giovanni Cornacchini sulla panchina della Fermana ha dato quel cambio di ritmo e quella svolta alla stagione, che stava prendendo una brutta piega dopo un inizio altalenante, che la società di patron Umberto Simeoni si aspettava. Il trainer ex Bari e Perugia, aveva sostituito, proprio prima della partita di andata con gli amaranto, Mauro Antonioli, fantasista dell’Arezzo targato Cosmi-Bazzani, che lo scorso anno aveva condotto brillantemente la squadra alla salvezza, con un undicesimo posto finale, sfiorando i play-off. Cornacchini ha quadrato i suoi, badando soprattutto a subire meno reti, infatti dal suo avvento, i marchigiani, sono tra le migliori difese del girone. Le attuali 26 reti al passivo sono un buonissimo risultato per una squadra che si deve salvare ed i 25 punti conquistati dall’ex bomber del Grifo, sono una certificazione del suo ottimo lavoro. Numeri alla mano, nelle ultime quattordici partite, solo due sconfitte (entrambe di misura ed in trasferta, per 1-0, contro Mantova e Padova), subendo dall’arrivo di “Jo Condor”, solo dieci reti. Un cammino da squadra di media-alta classifica. Formazione che non perde da oltre un mese, abile, brava e cinica a capitalizzare i gol realizzati, le reti all’attivo sono solo 23, peggio ha fatto solo il Legnago con 20. Questo è ulteriore dimostrazione di solidità difensiva. Al Comunale vedremo una Fermana brava in fase di non possesso, che ben si difende dietro la linea della palla, che fa tanta densità in mezzo al campo. È formazione fisica, scorbutica, discretamente esperta, che quando riparte si appoggia sul proprio centravanti e sulla buona gamba di Neglia e D’Anna. Il ds Andreatini nel mercato di gennaio ha lavorato soprattutto sul reparto avanzato con gli acquisti di Cais (Carrarese) e D’Anna (Lecco, percorso inverso per Liguori) e le cessioni di Raffini (Paganese) e restituendo all’Ascoli il giovane Intinacelli. La mediana ha visto l’arrivo di Graziano (Pro Vercelli) e del baby italo-albanese Kasa dal Parma, lasciando ritornare a Napoli Labriola. La retroguardia ha registrato l’ingaggio del difensore centrale Bonetto (svincolato) e del portiere Colombo dal Legnago, ma proprietà Juve. Infine hanno lasciato il gialloblù l’estremo Zizzania (Montegiorgio), Esposito (Pro Vercelli) e Persia e Diop a cui è stato rescisso il contratto. Per fronteggiare i diversi infortuni che hanno colpito la formazione di patron Simeoni nelle ultime settimane, la società è ricorsa al mercato degli svincolati, tesserando l’ex amaranto Luca Mosti ed il centrocampista Vittorio Fabris, ex Feralpi e Südtirol. Appunto gli indisponibili, per la sfida di domani, lunga la lista. Cornacchini non potrà contare sul centravanti titolare Cognigni che, domenica nel pareggio di Fano (1-1), si è procurato la frattura di tibia e perone, per lui stagione finita. Oltre alla punta, certe le assenze di Marco Comotto che sta recuperando dall’operazione all’anca, di De Pascalis e Demirovic, per entrambi rottura del crociato, di Niccolò Bigica alle prese con un’ernia inguinale. Iotti invece è recuperato dopo il Covid. Forfait che limitano e non poco le scelte a disposizione del mister fermano. Tra i pali l’esperto Ginestra, portiere che da poche settimane ha spento 42 candeline, ma che sembra ancora un ragazzino nel pieno della gioventù. Linea difensiva con a destra uno tra Mosti o Bonetto, centrale che si destreggia bene anche da terzino, discretamente tattico, con buoni tempi d’anticipo. Sull’out di sinistra Mordini buona corsa e maggiormente a suo agio quando può appoggiare la manovra. Dovrebbe essere preferito all’atro ex di giornata, Nicolò Sperotto, che ad Arezzo ha lasciato più tracce fuori, che dentro il campo. In mezzo alla terza linea Scrosta, rapido, applicato in marcatura, discreta predisposizione a guidare il reparto e Manetta roccioso centrale che gioca molto sulla sua fisicità, abile nel gioco aereo. Alternativa è il baby Manzi, anche lui difensore di discreta stazza. In mediana Urbinati e uno tra Graziano mediano strutturato, discreto ruba palloni e abile negli inserimenti o Grbac play dotato tecnicamente, piede educato, regista con buone geometrie. Sull’out di destra Rossoni applicato, buona gamba e discreto tempista ed a sinistra Neglia, giocatore dal quale passano la maggior parte dei pericoli offensivi della Fermana. Centrocampo come alternative vede Fabris dinamico, buon piede, può giocare sia in mezzo che sulla fascia, la freschezza del giovane Kasa, mancino di buona sostanza e discreta grinta ed il rientrante Iotti agonista, lottatore, abile in transizione. In avanti certo del posto D’Anna mentre l’altra maglia se la contenderanno Boateng, rientrato da poco da un infortunio muscolare, ex nazionale under 21, veloce, abile ad agire sugli esterni o come attaccante di movimento, quattro reti in campionato e Cais. L’attaccante arrivato a gennaio dalla Carrarese è discreto nel gioco aereo, abile a far salire la squadra e propenso a sacrificarsi anche in fase di non possesso. In alternativa Cornacchini può contare sull’esperto Cremona o sul giovane Palmieri (2000), rapido, tecnico, abile nel muoversi su tutto il fronte offensivo. Se il mister originario di Fano decidesse di fare gara maggiormente attendista, potrebbe affiancare Neglia a D’Anna ed utilizzare come esterno di centrocampo Sperotto, abbassando ulteriormente il baricentro della propria squadra, per fare una partita, almeno inizialmente, prettamente di rimessa, oltretutto non dando punti di riferimento alla difesa amaranto.
ULTIMO PRECEDENTE - Risale al 3 ottobre 1993, quando l’Arezzo, che in quell’annata era ripartita dalla serie D dopo la radiazione, venne sconfitta per 1-0 dalla Fermana con gol di Stefano Colantuono &
scritto da: Mauro Guerri, 12/03/2021
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