SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Sabato di Pasqua al ''Braglia'' di Modena. Trasferta difficile ma l'Arezzo ha bisogno di punti
I gialloblù non stanno vivendo un momento brillante. La squadra di mister Mignani resta quarta in classifica anche se ha perso molto terreno dal terzetto di testa nelle ultime giornate di campionato. Gli emiliani sono comunque un avversario ostico anche se ultimamente è venuta a mancare quella solidità difensiva che era il marchio di fabbrica della squadra nel girone di andata
TweetTurno pasquale che vede i ragazzi di Stellone impegnati nell’ostica trasferta del Braglia contro il Modena. I canarini, con 57 punti, occupano la quarta posizione in classifica.
FORMAZIONE - Potrebbe essere schierato con il 4-3-3. Gagno; Bearzotti (Mattioli), Pergreffi (Ingegneri), Zaro, Mignanelli; Castiglia, Gerli, Corradi (Prezioso); Luppi, Scappini, Pierini (Sodinha).
PUNTI DI FORZA - Tralasciando gli ex di turno Bearzotti, Varutti e Corradi che ben conosciamo, da tenere d’occhio Giovanni Zaro (’94) ex nazionale under 18 ai tempi delle giovanili dell’Inter e capitano della squadra di Mignani. Difensore centrale strutturato, supera il metro e novanta, discrete qualità tecniche e una personalità da leader, non estremamente veloce, ma incisivo di testa ed in marcatura, bravo a guidare la linea. Fabio Gerli (’96), giocatore ordinato e dinamico, voluto proprio dall’allenatore ex Siena che lo aveva allenato sotto la Torre del Mangia. Bravo ad inizio azione, rapido e veloce nella giocata. Play propositivo, anche se a volte, risulta troppo lezioso. Davide Luppi (’90) attaccante centrale, seconda punta o esterno, tornato sotto la Ghirlandina a gennaio, dopo cinque anni. Fisico compatto, rapido, cattivo in area di rigore, generoso, giocatore molto temibile, soprattutto negli ultimi 16 metri. Infine Stefano Scappini (’88) punta esperta in categoria, cinque reti all’attivo, potente fisicamente, discreto con i piedi, forte nel gioco aereo e di sponda, ma abile anche in fase di rifinitura. Giocatore che aveva impattato bene la stagione, accusando poi un lungo periodo di flessione, ritrovando la rete contro l’Imolese, dopo esattamente un girone.
PREGI E DIFETTI - La squadra ammirata fino ad un mese fa, che era in scia al terzetto di testa e che magari sperava di inserirsi per la lotta della vittoria del campionato, sembra essersi inceppata, viaggiando ultimamente a corrente alternata. La difesa, fiore all’occhiello dei canarini, che per gran parte della stagione è stata non solo la migliore del girone, ma anche tra le meno perforate in Italia ed in Europa, pare aver smarrito i sincronismi. Il reparto sta alternando buone cose a svarioni incredibili, come quello che ha portato al gol vittoria della Fermana nel finale di gara. Al netto che, 24 reti al passivo, sono comunque un ottimo risultato, terza miglior difesa del campionato dopo Perugia e Südtirol, ma quello che fa preoccupare maggiormente l’ambiente modenese sono le 11 reti subite nelle ultime sette partite, troppe per quello che avevano fatto vedere i ragazzi di Mignani. Il centrocampo ha smarrito il dinamismo ed i gol (5) di Muroni, rimasto fuori per un infortunio muscolare, ma soprattutto la qualità tecnica e l’inventiva di Tulissi, che ha chiuso anzitempo la sua stagione. Il fantasista, miglior giocatore della rosa di patron Romano Sghedoni (fondatore e proprietario del colosso Kerakoll), nei giorni scorsi si è dovuto operare per lo svuotamento di un ematoma da rottura muscolare degli Ischio crurali e per la sutura ricostruttiva del muscolo del bicipite femorale. Infine reparto offensivo che fa fatica a segnare, nonostante la qualità e l’ampiezza delle scelte in rosa. Sull’attacco proprio il ds Matteassi è intervenuto la scorsa settimana: “Loro lo sanno che mi sarei aspettato di più, l’attaccante deve fare qualche gol in più. Responsabilità? È di tutti, dal Direttore Sportivo che li ha presi, agli errori commessi in campo”. Dopo la sconfitta di Fermo (1-0), gli ha fatto eco mister Michele Mignani, ampliando il discorso a tutti i reparti: “Questa squadra ha dei limiti che stanno venendo fuori. Nel calcio, per arrivare nelle prime posizioni, ci vuole forza interiore, fisica e qualità per risolvere partite complicate come quella di oggi e a noi qualcosa è evidente che manca. Bisogna essere onesti, fino ad un mese fa siamo stati bravi a rimanere aggrappati alle posizioni di alta classifica, adesso invece sono posizioni che non dobbiamo più guardare ma con questo non vuol dire che bisogna mollare, anzi dobbiamo metterci a lavorare ancora più duramente. I dati sono poco discutibili, se nelle ultime quattro trasferte abbiamo perso, senza segnare, significa che ci sono dei problemi”. Comunque al netto del periodo non brillantissimo, è compagine con una buona dose di “talento” per la categoria all’interno della propria rosa, che gioca spesso e volentieri in verticale, che sfrutta molto gli inserimenti dei centrocampisti, che si apre tanto sui terzini, portati soprattutto ad attaccare e che fa tanta densità. Per la sfida del Braglia certa, come detto in precedenza, l’assenza di Tulissi, mentre sono in dubbio Muroni e Spagnoli che però potrebbero stringere i denti, per essere almeno in panchina. Il modulo dipenderà dalla presenza o meno nei titolari di Sodinha. Se il brasiliano sarà negli undici si opterà per 4-3-1-2, altrimenti dentro Pierini per il 4-3-3. In porta Gagno, non troppo strutturato, ma reattivo e rapido tra i pali, discreto nelle uscite basse. Linea difensiva che vede sull’out di destra l’ex Enrico Bearzotti, a cui contende una maglia Mattioli grande corsa, tatticamente attento, mentre a sinistra ci dovrebbe essere Mignanelli. L’ex Viterbese è terzino dinamico, agonista e discretamente caratteriale, preferito all’altro ex di giornata Varutti. Esterni di difesa maggiormente a loro agio in fase di possesso e quando accompagnano la manovra. Centrali Zaro e probabilmente Pergreffi, mancino forte fisicamente ed abile nel gioco aereo, anche se alle sue spalle scalpita Ingegneri, maggiormente tecnico e decisamente più dinamico dei due compagni di reparto. In mediana Gerli a dettare i tempi. Dovrebbe essere affiancato da Castiglia, buona fisicità, giocatore che si può sostituire all’ex Siena in fase di costruzione, discreta visione di gioco e pericoloso dalla distanza e Mattia Corradi. Le alternative sono Muroni, se recupera, centrocampista tascabile, inesauribile motorino, con apprezzabili tempi d’inserimento, Guido Davì mediano fisico ed esperto e Prezioso rapido, tecnico, lottatore, ma anche discretamente razionale. In avanti ballottaggio aperto tra il funambolico e fantasioso Sodinha, brasiliano estremamente tecnico, abile sui piazzati, che “paga” un fisico non proprio da atleta che spesso e volentieri lo ha fermato in carriera e Pierini. Il figlio d’arte, il babbo Alessandro è stato buon difensore in A, è esterno tecnico, discretamente potente e abile nei movimenti senza palla. In avanti Scappini e Luppi. In alternativa Monachello buona forza fisica e discreta tecnica, temibile negli ultimi sedici metri e se supera i problemi fisici Spagnoli, cannoniere dei canarini con 6 reti, bravo nel gioco aereo e nel lavoro sporco, discreto stoccatore, punta che svaria tanto, nonostante la stazza. Squadra che l’Arezzo non deve fare l’errore di aspettare, perché compagine vogliosa di riscatto, con ottime qualità di palleggio, che si trova a suo agio se può fare la partita e sviluppare il proprio gioco. Al Braglia percorso importante fatto di 10 vittorie (più recente l’1-0 al Cesena), tre pareggi e altrettante sconfitte (ultima datata 17 gennaio con la Virtus, 0-1). Score di 28 reti realizzate ed 11 subite.
ULTIMO PRECEDENTE - Risale alla B, 22 gennaio 2007, quando le formazioni pareggiarono per 1-1. Tutto nel primo tempo, con il rocambolesco vantaggio amaranto a firma Daniele Martinetti ed il pari di Sasà Bruno.
scritto da: Mauro Guerri, 02/04/2021
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