SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Con la Vis uno scontro diretto decisivo. Per l'ex Di Donato non è tempo di baci e abbracci
Inizia l'ultimo mese di campionato e l'Arezzo è atteso da quattro gare fondamentali, a cominciare da quella di domenica con i biancorossi. Gli amaranto devono tenere dietro il Ravenna oltre a tenere d'occhio il distacco dalla quintultima. Sfida nella sfida, il ritorno dell'allenatore della passata stagione che promette battaglia. All'andata le sue frasi al veleno nel post partita, a microfoni spenti, crearono un clima antipatico che condizionerà anche il match di dopodomani
TweetChe domenica per l’Arezzo sia una partita di importanza vitale ormai lo sanno anche i muri dello stadio. Il campionato è entrato nel suo ultimo mese e la classifica impone adesso un'andatura ben diversa da quella delle prime 34 giornate. Il calendario ha messo il sale nella coda, con tre scontri diretti in fila prima dell’ultima trasferta della stagione regolare a Cesena. Tutto quindi è ancora nelle mani dei ragazzi di Stellone che guardano con un occhio al Ravenna, distante solo un punto ma che dovrà fare visita al ''Comunale'' alla penultima giornata, e con l’altro al quint’ultimo posto che oggi è lontano sette lunghezze e che dovrà restare entro la forbice di otto punti per permettere all’Arezzo di giocarsi la salvezza nella coda dei play-out.
Ma domenica, se già non bastasse l’importanza dei punti in palio, si giocherà una partita nella partita, con l’allenatore della scorsa stagione Daniele Di Donato che tornerà per la prima volta da ex e vorrà con tutte le forze fare uno scherzetto agli amaranto. Di Donato ha avuto esperienze ad Arezzo anche da calciatore e sicuramente sono i migliori ricordi che il centrocampista ha lasciato di sé in terra aretina. Ce lo ricordiamo volentieri capitano della banda di Gustinetti che nella stagione 2005/2006 sfiorò un clamoroso play-off in serie B sfumato solo all’ultima giornata. Era l’Arezzo di Floro Flores e Carrozzieri, di Raimondi, di Abbruscato (prima) e Martinetti (poi). L’anno successivo andò invece in maniera diametralmente opposta, con gli amaranto che alla fine di un’annata partita con una penalizzazione e finita con la beffa di Juventus-Spezia, retrocesse in serie C nonostante avesse alternato in panchina due allenatori come Conte e Sarri, che un decennio più tardi sarebbero diventati il top nel ruolo. Di Donato alla fine di questo biennio salutò dopo aver collezionato 77 presenze ed un gol, contro il Rimini, nella sua prima annata.
Tredici anni dopo Pieroni, ex direttore generale amaranto, lo chiama per la panchina dell’Arezzo in C1. Gli amaranto avevano un mese prima perso la semifinale play-off contro il Pisa e l’ambiente era ancora scosso dall’addio di mister Dal Canto. Pieroni scelse Di Donato, reduce dalla vittoria del campionato in D con l’Arzignano, ed il nuovo allenatore si presentò subito affermando di ''voler migliorare il piazzamento dell’anno passato''. Come poi è andata a finire lo ricordiamo tutti: una squadra mai sbocciata che ha vivacchiato fino allo stop per il Covid ai margini della zona play-off e che faceva il paio con una società sempre più precaria, che proprio allora gettò le basi per una cessione concretizzatasi a metà agosto. La fine del rapporto con Di Donato non fu indolore e si lasciò dietro strascichi mai risolti: un paio di mensilità lasciate a parole e pretese nella realtà, una telefonata mai ricevuta dalla nuova società che scelse subito altre strade per la panchina ed altri equivoci mai chiariti appieno.
Tutto questo ha creato un clima assai antipatico nella gara di andata a Pesaro, con una partita persa immeritatamente dall’Arezzo anche a causa di alcune grossolane sviste arbitrali, culminato con alcune dichiarazioni (anche a microfoni spenti) che hanno lasciato l’amaro in bocca al popolo amaranto. ''Da martedì siamo in battaglia'' – ha dichiarato a fine gara Di Donato sabato scorso. ''Non abbiamo ancora fatto nulla. La partita di domenica è fondamentale o il risultato di oggi va a morire. Andiamo ad Arezzo per fare la nostra gara''. Lecito e giusto quindi non aspettarsi regali, ma se battaglia deve essere che sia questa volta l’Arezzo a vincerla. Sarebbe il giusto epilogo di una storia finita male.
scritto da: Simone Trippi, 09/04/2021
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