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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Paolo a Ibrox Park - Glasgow
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Gioca come fosse l’ultima volta, ma fai in modo che non lo sia. La playlist amaranto della settimana

Come dice Motta ''adesso balla la nostra ultima canzone''. Siamo arrivati all'ultima giornata di questo tremendo campionato ed ancora tutto è in gioco per l'Arezzo. A Cesena sarà una partita da dentro o fuori e non ci saranno più appelli. ''Boys don't cry'', affermava Robert Smith dei Cure ma se lacrime saranno che siano lacrime di gioia e non di tristezza come tante volte è stato nella tormentata storia amaranto



Se dovessi scrivere una lettera al nostro futuro, forse inizierei così, con un titolo di Vasco Brondi/Le Luci della Centrale Elettrica: “Cara catastrofe”, per stavolta gira l’angolo e lasciaci stare: è l’ora che noi e te prendiamo “direzioni diverse” (Il Teatro degli Orrori). “Che se piangi ti si arrugginiscono le guance”, continuava il pezzo di Vasco Brondi, e non è vero che “i ragazzi non piangono” (“Boys don’t cry”; The Cure), anzi: io l’ho già fatto troppe volte per l’Arezzo, e quasi mai di gioia. Ricordo le lacrime al termine di Treviso-Arezzo, amare come quelle dopo la notizia che Mancini non avrebbe iscritto la squadra nel 2010 e come quelle che trattenevo a stento a Pontedera nel 2018 in quella che doveva essere l’ultima partita di quella stagione prima del fallimento. Stavolta no, semmai vorrei piangere di gioia tra una ventina di giorni come feci a Carrara quel benedetto 5 maggio di tre anni fa. “Ora siamo di nuovo con le spalle al muro”, scandiscono in inglese i Beastie Boys in “Sabotage”, ed è proprio vero, purtroppo. Eppure, domenica scorsa a Legnago “ho visto il tempo volare, ho visto il tempo cadere, ho visto buio per sempre”, come recita “Peggio di niente”, il nuovo singolo dei Ministri che è uscito nel momento più azzeccato, e invece Di Grazia la schiaffò dentro all’ultimo secondo e io non posso accettare che alla fine quel gol e quel punto non servano a nulla, non posso credere che non sia un segno. Quindi “scusa, mia cara ragione, passerò per coglione” (“Arrivederci tristezza”; Brunori Sas) ma ancora ci credo anche “contro la ragione”, appunto, anche se ci siamo complicati la vita. Quest’anno sarà pure sembrato “un mondo assassino per noi” (sempre “Contro la ragione”; Verdena), ma è anche vero che “il mondo è un tipo irrazionale, fa come vuole, non dà nessuna spiegazione” (“Vivo”; Andrea Laszlo De Simone). L’Arezzo è ancora vivo, per l’appunto, e per come si era messa la stagione qualche mese fa sembrava impossibile essere ancora in corsa all’ultima giornata. La partita è complicata (“Complicated Game”; XTC) perché non c’è da fidarsi di questo Cesena altalenante, ma un pareggio ci basterà per giocarci tutto ai playout, a meno di eventi troppo irrazionali anche per questo mondo. Però questo punto va preso e non dobbiamo darlo per scontato, come forse avevamo dato per fatta la vittoria col Ravenna. Dieci anni fa, nel brano “La GhigliottinaCaparezza diceva “le situazioni come questa ti fanno perdere la testa, non devi perdere la testa, non devi perdere”. Ecco, noi non dobbiamo perdere la testa commettendo errori e ingenuità imperdonabili come quella di Cherubin, che a questo punto possono compromettere non solo una partita ma anche la stagione, ma soprattutto non dobbiamo perdere, perché sconfitta vuol dire retrocessione, dato che se pare difficile che il Ravenna possa vincere una qualsiasi partita con cinque gol di scarto, sembra altrettanto che una tra i romagnoli, il Legnago e l’Imolese non riesca a vincere. Proprio in questi giorni, il cantante pugliese è tornato sulle scene e propone all’Arezzo “La scelta”: può essere patetica o eroica, e se lui faceva riferimento a Beethoven, noi lo facciamo alla nostra squadra e alla conclusione di questa tribolata stagione. Eroici o patetici (nel senso peggiorativo del termine attualmente in voga), dipende da voi. Forza Arezzo, “adesso balla la nostra ultima canzone” (“La nostra ultima canzone”; Motta). Gioca come fosse l’ultima volta, ma fai in modo che non lo sia. Alò!

 

scritto da: Luca Amorosi, 28/04/2021





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