SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Vincere sul campo e vincere la diffidenza dell'ambiente. E' questo il diktat di Mariotti
Dopo la conferenza stampa di presentazione di settimana scorsa, seconda apparizione pubblica del nuovo allenatore amaranto che ieri ha partecipato in streaming a Block Notes, la trasmissione di Teletruria che si occupa del mondo amaranto. Si sta lavorando già all'Arezzo che verrà, con pochi ma fondamentali concetti da tenere bene a mente
TweetSeconda apparizione pubblica di mister Mariotti, che ieri ha partecipato collegato da casa a Block Notes, trasmissione del lunedì di Teletruria che si occupa di Arezzo calcio. Il nuovo allenatore del Cavallino si è concesso alle domande dei presenti ed ha delineato quello che sarà il suo credo per la prossima stagione, ribadendo alcuni concetti che erano già stati espressi nella conferenza stampa di presentazione della scorsa settimana.
VINCERE SUL CAMPO – Mariotti è stato chiaro e sintetico: se sarà serie D come ad oggi certifica la retrocessione maturata un mese fa l’Arezzo avrà l’obbligo di vincere. Senza tanti giri di parole l’obiettivo della prossima stagione è stato fissato e con questo il mister dovrà convivere giornalmente già dal ritiro pre-campionato. Di questo Mariotti ne è assolutamente consapevole e si è dichiarato carico per quella che ritiene la sfida più importante della sua lunga carriera. La D è un campionato assai difficile ma non ci saranno alibi o giustificazioni: tornare subito nel calcio professionistico sarà l’unico risultato permesso al nuovo Arezzo
VINCERE LA DIFFIDENZA DELL’AMBIENTE – La seconda sfida ed il secondo obbiettivo che Mariotti si pone è quello di riconquistare il pubblico amaranto scottato, deluso ed arrabbiato per l’inaspettata retrocessione. E’ chiaro che se il primo obiettivo verrà raggiunto tutto verrà da se’, ma sarà importante fin da subito cercare di creare un clima positivo che possa riavvicinare il popolo alla propria squadra. La diffidenza è giusto che ci sia ha affermato il mister ed è importante che chiunque verrà a vestire la maglia amaranto ne sia consapevole ed abbia la forza morale per sopportare questo clima iniziale.
UNA SQUADRA DI UOMINI – L’Arezzo quindi dovrà far bene fin da subito e sarà importante non sbagliare certe scelte iniziali. L’obiettivo del ds De Vito è quello di consegnare al mister una rosa già plausibile per l’inizio del ritiro di fine luglio. Diciamo che nelle intenzioni del direttore il gruppo che salirà a Pieve Santo Stefano dovrà essere all’ottanta per cento il gruppo che si giocherà il campionato. Ecco quindi che il lavoro di queste settimane sarà fondamentale ed il margine di errore dovrà essere decisamente vicino allo zero. Per fare questo Mariotti ha affermato che andrà valutato l’uomo prima del calciatore. Ad Arezzo dovranno approdare solo calciatori che credono in questo progetto e che vorranno dare tutto per la maglia e per l’obiettivo prefissato. Il curriculum di ogni giocatore sarà importante ma prima dovranno esserci quelle doti morali e di carattere che permetteranno di costruire un gruppo forte soprattutto al di fuori del campo.
SENSO DI APPARTENENZA - L’ultimo concetto ribadito a chiare lettere da Mariotti è proprio questo. Sarà importante che la squadra senta forte quel senso di appartenenza che quest’anno è purtroppo più volte mancato. Per fare questo andranno cercati giocatori del territorio che sentano più degli altri l’importanza della maglia indossata. Solo così sarà possibile rinascere e mettere una pietra sopra all’ultima nefasta stagione. Questa volta dovrà essere la squadra a dover trascinare il pubblico e non viceversa. Questo mister Mariotti lo sa bene e sarà proprio questa la chiave vincente del prossimo campionato. Forse la più difficile, ma certamente la più intrigante.
scritto da: Simone Trippi, 01/06/2021
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