SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Lunedì scadono i termini per le iscrizioni alla prossima Lega-Pro. Ecco la situazione
il 28 giugno è il termine ultimo per le iscrizioni alla Lega-Pro 2021/2022. Il 5 agosto poi si pronuncerà la Co.Vi.Soc quindi, se ci saranno bocciature, via ai ripescaggi con i criteri stabiliti dagli organi federali qualche giorno fa. Il presidente Ghirelli non si aspetta grossi stravolgimenti, come dichiarato domenica ai microfoni di Teletruria, ma alcune situazioni presentano criticità più o meno marcate. Diamo uno sguardo alla situazione
TweetLunedì’ 28 scade il termine per la presentazione delle domande di iscrizioni alla prossima stagione di serie C. Tra spifferi o vere e proprie ventate, alcune società stanno trovando problemi, più o meno inaspettati, per mettere tutto a posto ed essere ai nastri di partenza della prossima stagione. Prendendo spunto da vari colleghi e da siti internet specializzati o che seguono direttamente le proprie le vicende, proviamo a fare un quadro generale. Il giornalista Nicolò Schira, nel suo editoriale del giovedì su TuttoC.com, ha messo in luce la situazione del Novara: “Dalla padella alla brace. Dall’addio di Massimo De Salvo (migrato in Romania da 3 anni) il Novara non trova pace. Se la gestione Rullo era stata a dir poco discutibile con più ombre che luci, il subentro di Leonardo Pavanati non sembra aver riportato il sereno. I debiti ammontano ufficialmente a 4,5 milioni di euro come deliberato nelle scorse ore dal CDA del club azzurro. In società ci sono oltre 20 dipendenti che avanzano ancora diversi stipendi che non sono stati saldati. Tutto tace ma lo scenario resta preoccupante. Tra casting dirigenziali (i Diesse contattati temono ci sia puzza di bruciato e prendono tempo) e Fulvio Fiorin allenatore in pectore, ma non ancora annunciato. Il tempo stringe e servono fatti concreti. Sicuramente una tempestività che non è stata utilizzata nei confronti dello stadio Piola dove la caldaia è rotta da mesi. Sistemarla costerebbe qualche banconota da cento euro. E invece il Novara ha fatto pure la figuraccia di dover far traslocare lo spareggio per la promozione in D tra Labiellese e l’R.G. Ticino al Piola di Vercelli. E in città serpeggia l’incubo di fare la fine delle altre storiche piemontesi.”
Altra situazione ingarbugliata è quella del Catania. Il quotidiano La Sicilia prova a sbrogliare l'intricata matassa rossazzurra: "Siamo ormai a 6 giorni dalla data di scadenza per l'iscrizione al campionato e il futuro del Catania rimane appeso ad un filo. Ci sarà la svolta decisiva o ancor di più il colpo di scena finale? La città si aggrappa a questa speranza, invocando l'intervento di facoltosi imprenditori o anche professionisti che abbiano le risorse necessarie per tirare fuori dal sottoscala il Catania. Nel frattempo si apre uno spiraglio che sarebbe l'intenzione dei soci della Sigi di offrire un contributo maggiore per permettere intanto l'iscrizione al campionato e si confida nell'iniziativa Uniti per il Catania - Orgoglio Catanese e anche in quella della Curva Nord". Gli fa eco l’Assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi intervenuto nel corso della trasmissione ‘Calcionate’ su Globus Television: “Io francamente ho appreso dai social l’iniziativa della raccolta fondi, l’avrei impostata in maniera diversa però l’assoluta buona fede e la volontà di correre da parte della Sigi è tanta che hanno messo in campo questa iniziativa. Probabilmente andava ragionata un po’ meglio ma nessuno mette in dubbio il sacrificio che è stato fatto l’anno scorso in situazioni particolari. Non dimentichiamo cos’è accaduto in quel momento unitamente al fatto che chi ha portato avanti l’iniziativa del Catania in corso d’opera ha avuto qualche problema. Se iscriversi sarebbe già un miracolo, farne altri immaginando di recuperare 15 milioni di euro non sarà facilissimo. Dobbiamo guardare in faccia la realtà e capire cosa si potrà fare. La verità è che il Catania sperava di arrivare in Serie B, chi gestisce una squadra di calcio scommette fino all’ultimo ma il contesto del campionato era assurdo, la pandemia ha distrutto tutto. La B avrebbe rappresentato la panacea di tutti i mali, ora bisogna rimboccarsi le maniche ed è veramente difficile comprendere cosa succederà dopo l’eventuale iscrizione al campionato”.
Altra matassa ingarbugliata è quella del Teramo. I problemi sono veneti a galla nei giorni scorsi, il 18, quando Franco Iachini, patron del club, con una ufficiale, ha annunciato che potrebbe non iscrivere la squadra al prossimo torneo: "In considerazione della mancata concretizzazione delle trattative tese alla individuazione di nuovi investitori nel capitale sociale della Teramo Calcio, e trovandomi nella già annunciata condizione di non poter impegnare ulteriori capitali del bilancio famigliare (come fatto finora in maniera molto consistente), mi trovo costretto a valutare seriamente l’ipotesi di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro. L’impegno finanziario sostenuto per la Teramo calcio nel corso di questi due anni ha superato di gran lunga quanto ipotizzato e la salvaguardia delle risorse economiche della mia famiglia e delle mie attività non consigliano l’intrapresa di un’altra stagione agonistica che si annuncia uguale, nelle prerogative, alle precedenti". Tifoseria e città in fermento e nelle scorse notti sono comparsi in varie zone della città degli striscioni contro il patron biancorosso a firma del gruppo di tifoseria Sedici Gradoni, poi rimossi, che recitavano: "Chi tutto vuole...niente merita! No alla concessione per il bene di Teramo e del Teramo" e un ben più eloquente: "Iachini uomo di *****".
Notizia di martedì invece è quella rilanciata dalle colonne del Tirreno da Luca Tronchetti, sulla situazione che sarebbe complicata per Casertana e Paganese:” Non è il Catania, unica formazione di serie C che attualmente versa in condizioni delicate per un debito pregresso da far tremare i polsi. A Lucca tengono le antenne dritte su quanto accade al tribunale di Caserta e a quello di Nocera Inferiore. Il motivo? Casertana e Paganese (Nocera è competente su Pagani) non navigano in acque tranquille. Hanno più di una difficoltà. Tanto che i vertici delle due società hanno presentato un piano di ristrutturazione aziendale. Un processo di organizzazione e gestione aziendale che include un intervento sul piano finanziario attraverso una riduzione dei debiti contratti. La domanda sorge spontanea: al di là della decisione dei due tribunali civili competenti se accettare o respingere il piano di ristrutturazione aziendale (nel secondo caso sarebbero guai seri per i due club) come reagiranno Figc e Lega Pro? Potranno permettersi il lusso di accettare il rischio che, se le cose non andranno per il verso giusto, i due club o anche uno solo si trovino in gravissime difficoltà finanziarie tanto da essere poi esclusi dal torneo come accadde l’anno passato al Trapani oppure tre anni fa alla Pro Piacenza?”.
A Gozzano si interrogano o meno se rinunciare alla Serie C, riconquistata questa stagione sul campo, ma la situazione andrà monitorata più avanti perché per le neo promosse dalla D i termini per le iscrizioni sono state prorogate al 5 Luglio, visto che ancora all’appello manca il vincitore del girone I.
Infine a Lecco patron Di Nunno, prima tuona e sbraita minacciando di non iscrivere la squadra, intervenendo il 19 sulle pagine de La Provincia: "O trovo duecentomila euro entro lunedì, o l’iscrizione è a rischio. Ho bisogno di qualcuno che divida con me le spese a metà, almeno. Il sindaco, però, mi ha detto che questa volta qualche imprenditore di Lecco interessato a darmi una mano ci sarebbe. Ecco, ora è il momento di uscire allo scoperto e darmi questa mano. Ora o mai più. Altrimenti settimana prossima mi vedrò costretto a lasciare la società in mano al sindaco stesso". Poi nella giornata di lunedì scorso ha presentato il nuovo allenatore, Mauro Zironelli.
Ci resta soltanto di aspettare e vedere se per l’Arezzo si potrebbero riaprire le porte della C.
scritto da: Mauro Guerri, 24/06/2021
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