SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
''Il mago'' Strambelli e un ruolo cardine per l'Arezzo. Alla scoperta del trequartista barese
Reduce da una stagione eccellente a Molfetta in serie D (17 gol e 12 assist), il fantasista mancino vanta una carriera di alto livello, con 3 presenze in serie A. A quasi 33 anni ha scelto l'amaranto per rientrare tra i prof dalla porta principale. E Mariotti confida molto sulla sua qualità
TweetCerchiamo di conoscere meglio uno degli “architravi” dello scacchiere tattico del nuovo Arezzo targato Mariotti, ovvero Nicola Strambelli, che assieme ad Aliperta avrà il compito di accendere la manovra amaranto, di creare la superiorità nella trequarti avversaria e di dare un contributo importante anche in fase realizzativa.
Nato calcisticamente nel Bari, la squadra della sua città dove è nato nel settembre ’88 (il 6 compirà 33 anni) e con la quale ha esordito in B poco più che maggiorenne (nel curriculum una ventina di presenze in cadetteria), ha incrociato in campo, nel 2007, anche l’Arezzo guidato allora da Sarri (uno spezzone di gara nella partita del San Nicola finita 1-1).
Con i biancorossi assaggia addirittura la serie A nella stagione 2010-11. In quel Bari, poi retrocesso a fine stagione, colleziona 3 presenze (una da titolare contro la Roma) esordendo per una manciata di secondi alla tredicesima giornata contro il Catania. Nell’intermezzo della parentesi barese due annate di C con Sorrento, Andria, Taranto e Noicattaro.
Lascia Bari al termine della stagione e successivamente indossa le maglie di due nobili decadute come Monopoli e Andria tra Eccellenza, serie D e C. Nel 2013, suo malgrado, finisce nel tritacarne della Procura Federale per il filone Bari-bis, riguardante il calcio scommesse che coinvolge tra gli altri giocatori come Ciccio Caputo e Francois Gillet, ma il ragazzo, assieme a Willian Pianu, ne esce totalmente pulito, con il proscioglimento pieno della Corte Federale.
Dopo diversi anni in Puglia, nell’estate 2018 arriva alla corte di Auteri a Matera dove resta due stagioni, poi Potenza e Lecco, fino al suo ritorno in D, nella scorsa stagione, con la maglia del Molfetta. Arriva a novembre, a campionato già iniziato, ma la sua annata, nonostante un decimo posto finale, è impressionante. Nelle sue 26 presenze trova la porta avversaria in 17 occasioni, servendo anche una dozzina di assist per i compagni.
Giocatore tecnicamente importante per la categoria, trova il gol con una certa regolarità e le quasi 50 reti in carriera tra C e D lo stanno a dimostrare. Tra i più talentuosi della quarta serie, trequartista o all’occorrenza laterale nel tridente offensivo, ama accentrarsi per sfruttare quelle che sono le sue armi migliori, ovvero il tiro da fuori e l’ultimo passaggio per i compagni. Un sinistro che canta, estremamente fantasioso, pericoloso sui piazzati, è soprannominato non a caso “il mago”.
Mister Mariotti avrà il compito di valorizzare a pieno e mettere in risalto le sue doti, facendolo convivere con Nello Cutolo, altro giocatore che per caratteristiche agisce nella medesima zona di campo. Se il mister amaranto riuscirà a trovare la giusta formula e il giusto affiatamento, potrebbero diventare una coppia in grado di spostare gli equilibri delle partite e della stagione del cavallino.
Per concludere, molto interessante una sua intervista del marzo scorso al sito del giornalista di Sky Gianluca Di Marzio, dopo la vittoria del Molfetta sul Portici per 3-0, decisa proprio da una sua tripletta, con una delle tre reti segnata direttamente da calcio d’angolo: “Mi divertivo tanto anche in Lega Pro, però in estate mi sono trovato inspiegabilmente senza squadra, non è stato bello dopo le annate che avevo fatto. Avevo bisogno di riaccendere la fiamma in me. Ero in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di serenità, la presenza della famiglia è stata fondamentale. La sto vivendo con serenità, anche perché credo tanto nella predestinazione. Il nostro futuro è scritto, quello che ho fatto l'ho fatto con voglia e passione, pensando prima a lasciare il segno come uomo e poi come calciatore. Sono molto credente, questo mi ha aiutato nei momenti più duri".
Inoltre nell’intervista non sono mancati i ricordi della sua esperienza a Bari, a quando, diciannovenne, si allenava con la prima squadra. Rolando Maran lo fa esordire in B, poi incrocia Antonio Conte in panchina: "Mi ha dato tantissimo, aveva una mentalità troppo diversa dagli altri. Pensava a vincere solo attraverso il lavoro e il sacrificio, si vedeva che avrebbe fatto carriera. Merita ogni gioia, è una grande persona. Sono nato e cresciuto nella zona della Basilica di San Nicola, partite che iniziavano in pieno giorno e finivano solo quando diventava buio. E quanti ragazzi forti c'erano, purtroppo non tutti sono arrivati dove potevano. In camera mia da bambino c'era il poster di Alessandro Del Piero, ho anche la foto di quando segnò al San Nicola nel 2001. Ho studiato il suo modo di calciare, ecco perché adoro calciare a giro".
scritto da: Mauro Guerri, 31/08/2021
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