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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Battifolle amaranto all'Oktober Fest - Monaco di Baviera
NEWS

C'è voglia di Arezzo. Trasferta in D dopo sette anni, Mariotti: ''i tifosi la nostra arma in più''

Era il 25 maggio 2014 quando gli amaranto giocarono ad Agrigento contro l'Akragas. Domani si va più vicino, ad Ardea contro l'Unipomezia, ma l'obiettivo è lo stesso: vincere per dare seguito al bel debutto con il Trestina e costruire il ritorno in serie C. Formazione confermata quasi in toto, Foggia in cerca del gol rompighiaccio



Sparacello in azione contro il TrestinaE' vero che gli equilibri sono ancora precari, che i postumi della retrocessione si avvertono nitidamente e che soltanto un filotto di vittorie potrebbe ufficialmente invertire il trend. Però qualcosa è già successo e non era scontato. Ieri mister Mariotti, in conferenza stampa, ha sottolineato con la matita rossa il fatto che, in un girone senza avversari con grande seguito, il tifo amaranto potrebbe rivelarsi decisivo. A cominciare da domani.

Di sicuro ci sono meno ansie e più fiducia. La potenza del risultato ha addolcito la settimana dell'Arezzo e spinto quasi duecento persone a comprare un biglietto per Ardea, dove domani si gioca la partita contro l'Unipomezia. Un po' il meteo molto clemente (per le 15 sono previsti circa 30 gradi), un po' l'attesa per una trasferta che, tra lockdown e divieti vari, non si faceva da un anno e mezzo, un po' la bontà della prestazione contro il Trestina hanno ricreato un clima positivo nella tifoseria.


Per l'Arezzo, notoriamente condannato a vincere senza se e senza ma, il pubblico è un'arma in più da sfruttare nel modo giusto. Poi è chiaro che i destini delle partite, e quindi del campionato, si decideranno in mezzo al campo. Già ad Ardea ci sarà un bel banco di prova per una squadra che ha superato a pieni voti l'esame del debutto. Adesso servono conferme da Aliperta e Strambelli, vertici del rombo, ma anche da Colombo in porta e da Mancino nel ruolo di intermedio incursore, da Lomasto nel cuore della difesa e da Sparacello come guastatore d'attacco.

 

 

Qualcun'altro invece deve salire di tono. Il riferimento è a Biondi e Sicurella soprattutto, uomini d'esperienza che finora sono andati a corrente alternata e che potrebbero essere in ballottaggio con Marchetti e Panatti per una maglia da titolare. Foggia, punta di diamante della rosa e anche del mercato, gioca molto e bene per la squadra ma ancora non l'ha buttata dentro. E per uno che viene da 20 gol segnati a Messina, con annessa promozione, potrebbe diventare un cruccio non facile da gestire. Ma la storia è piena di bomber che per un po' hanno perso feeling con la porta e poi, una volta sbloccati, hanno ripreso a macinare segnature. Quel che conta è creare occasioni, il resto si aggiusterà da solo.

 

Non sarebbe una sorpresa, comunque, rivedere l'Arezzo con lo stesso undici che ha sconfitto il Trestina, con Cutolo inizialmente in panchina ma pronto a lasciare il segno. Un primo cambio come lui in categoria non ce l'ha nessuno. Anche questa è una risorsa da sfruttare al massimo.

A distanza di sette anni, i colori amaranto torneranno quindi a sventolare su un campo di serie D. L'ultima volta, il 25 maggio 2014, fu ad Agrigento nei playoff con l'Akragas. Domani si ricomincia, un po' più vicino e con lo stesso obiettivo: tornare prima possibile nel calcio che questa piazza, e questa tifoseria, si meritano.

 

scritto da: Andrea Avato, 25/09/2021





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