SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Balotelli, Cassano, Pirlo: che notte stanotte. Maxischermi ovunque, anche ad Arezzo
L'Italia a Kiev affronta la Spagna: in palio c'è il titolo di campioni d'Europa. Fra gli azzurri sono tre i giocatori che, in caso di successo, potrebbero scrivere una pagina memorabile per il nostro calcio e non solo, perché i temi sportivi, sociologici e di vita si intreccerebbero fra di loro. Gli italiani si riversano nelle piazze per vedere la partita tutti insieme. Televisori giganti a Sant'Agostino e nelle sedi dei quartieri
TweetDov’eri la sera di Italia-Germania 4-3? E quel giorno che Rossi ne fece tre al Brasile? E dove l’hai vista la finale contro la Francia? Partite che hanno segnato epoche e generazioni, tramandate oralmente, poi grazie alla tivù e poi condivise su tutti i social network possibili e immaginabili. Italia-Spagna potrebbe diventare leggenda e magari fra qualche anno ci faranno una puntata speciale di “Sfide”. Oltre a tecnica e tattica, che comunque abbondano nelle discussioni di questi giorni, ci sono dettagli che renderebbero straordinaria (e tocchiamo ferro) una vittoria azzurra: la straripante entrata in scena di Balotelli, il primo italiano di colore a trascinare la Nazionale verso un titolo; la resurrezione di Cassano, prigioniero inconsapevole di un cuore matto e adesso, per sua stessa ammissione, sopravvissuto alla paura di morire; la seconda giovinezza di Pirlo, candidato al titolo di miglior giocatore della manifestazione e pure, così dice la grande stampa, al Pallone d’oro.
Un Balotelli campione d’Europa in maglia azzurra, magari con un altro gol decisivo, darebbe il là a mille analisi su tutto lo scibile umano, perché è ovvio che non si parlerebbe solo di calcio, che pure conta. 22 anni e il sacro fuoco del talento nelle gambe, il padano con la pelle scura (secondo la definizione più recente, ma altre ne arriveranno…) è il simbolo dell’Italia che cambia: sportivamente, culturalmente, sociologicamente. Atleti di colore che hanno gareggiato e vinto dopo aver intonato l’inno di Mameli ce ne sono già stati: da Andrew Hove a Fiona May. Ma uno che gioca a calcio, e che per giunta fa il centravanti e non il terzino, è destinato a fare notizia. Non ora, per i prossimi quindici anni.
Cassano in quest’Europeo non ha fiatato: né una polemica, né una protesta, né una smorfia delle sue. Per uno che è diventato un neologismo e che la fama vera se l’è costruita con le cassanate, è una rivoluzione totale. Ma lui è da un po’ che è cambiato e non solo perché ha 30 anni, età in cui si raggiunge (così dicono) la stabilità. La moglie e la figlia, tanto per andare di luoghi comuni, gli hanno messo la testa a posto. E l’operazione al cuore ha fatto il resto. Quando uno si sente calare addosso un brivido ghiacciato, poi non è più lo stesso uomo. E se ce la fai, se la sorte ti riserva il lieto fine, tutto ciò che viene dopo cambia aspetto e sapore. Se l’ex ragazzo di Bari vecchia tornasse a casa con il Coppone, avrebbe scritto il libro più bello. Più di quello in cui confessava di avere avuto sei o settecento donne.
Poi c’è Pirlo, sublime protagonista di un torneo da leccarsi i baffi. Calciatore straordinario, a grandi livelli ci gioca da una vita, non da ieri. Ma adesso sono tutti sorpresi e ammirati, forse perché era passata l’idea che fosse finito, rotto e arrivato al capolinea. E quando giornali e tivù martellano su certi temi, la falsa convinzione si fa strada. Invece Pirlo è sempre Pirlo. Girano magliette con la scritta “se sei in difficoltà passala a Pirlo”. Lui fa una veronica, apre il gioco e via. Il cucchiaio all’Inghilterra è già parte integrante dell’anedottica nazional-popolare e una Spagna matata stasera gli farebbe fare un balzo avanti anche per il Pallone d’oro. Che è un premio assegnato in parte dai giornalisti, con tutti i dubbi che ne derivano, ma che un valore ce l’ha. A Cannavaro, nel 2006, il Mondiale portò bene. L'Europeo a Pirlo chissà...
Stasera, dunque, è la grande sera. In Italia spuntano maxischermi come funghi e Arezzo non fa eccezione. In città ce ne saranno cinque: uno in ogni sede di quartiere e uno supplementare in piazza Sant’Agostino. Vamos a ganar.
scritto da: Andrea Avato, 01/07/2012
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Commento 2 - Inviato da: ciabu, il 01/07/2012 alle 13:26
in Piazza Guido Monaco nel 2006...a infamare quella famiglia di francesi che porini volevano solo salutarci :) e poi a goderci il Fanfa che si faceva il bagno nella fontana
Commento 3 - Inviato da: Amaranta, il 01/07/2012 alle 17:26
Lo sai, teba, che la penso come te? E' dai mondiali del 2010 che mi sono anch'io parecchio parecchio raffreddata verso la nazionale. Cio' nonstante forza Italia, ci mancherebbe.
Commento 4 - Inviato da: el lagarto, il 01/07/2012 alle 18:01
Le vittorie della nazionale attenuano le amarezze, che non si dimenticano, però leniscono il dolore, certe ferite non si guariscono nemmeno con un atto di giustizia gratificante. Ma la nazionale cosa centra? Sono sicuro che tutti, durante la partita penserete solo a tifare ITALIA. ormai manca poco...
Commento 5 - Inviato da: contedimontecrisco, il 01/07/2012 alle 18:53
.................tutto giusto Andrea ma su Cassano credo che abbia influito positivamente anche il Milan(Allegri .Galliani,Ibra) per stasera prevedo il goal di De Rossi o un difensore centrale gloria a chi sta dietro le quinte !!Forza Azzurri
Commento 1 - Inviato da: teba02, il 01/07/2012 alle 12:13
premesso che il mio patriottismo è fuori discussione, fate come vi pare ma l'amarezza che ha segnato profondamente i tifosi amaranto, il calcio aretino e la gloriosa maglia amaranto calpestata più volte e senza rispetto dai poteri alti del calcio italiano (e lo sarà anche in futuro ovviamente) non mi fa battere il cuore più di tanto, come una volta, per l'azzurro...
Ad ogni modo
FORZA ITALIA!
FORZA AREZZO SEMPRE OVUNQUE COMUNQUE
p.s. una cosa non sopporto: quelli che sotto la gloriosa maglia azzurra di ogni giocatore che la veste e che rappresenta l'Italia e noi Italiani ci intravedono sempre altre maglie di colori più orridi...