La Primeira Liga portoghese vuole Cissé. Si fa avanti l'Académica de Coimbra

Secondo Sky Sport il club portoghese vorrebbe tesserare l'attaccante amaranto che dal 1 luglio si è svincolato. Se il trasferimento andrà in porto Cissé il prossimo anno militerà nella massima serie portoghese e prenderà parte all'Europa League.

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Non poteva fermarsi in Serie D la favola di Salim Cissé, anche se negli ultimi giorni le probabilità di vederlo nuovamente in amaranto erano tornate a salire. Un po’ come accade in borsa il titolo “Cissé-U.S. Arezzo” è sceso dopo le dichiarazioni di Sky Sport. Per l’attaccante originario della Guinea sarebbe infatti arrivata una chiamata dal Portogallo, dall’Académica de Coimbra società della massima divisione portoghese giunta 13esima in campionato e vincitrice della Coppa di Lega che garantirà agli all blacks l’accesso all’Europa League, nella quale ha militato un altro ex amaranto come Pedro Oliveira.
Un altro salto in avanti per Cissé che fino allo scorso luglio non aveva mai fatto parte di una squadra di calcio e mai era stato tesserato in precedenza. Alla sua prima esperienza in un campionato vero il baby attaccante è riuscito a totalizzare 27 presenze impreziosite da 13 reti. Merito di Francesco Anzalone, dirigente amaranto che ha preso sotto la sua ala Cissé dopo averlo visto giocare sui campi del Borgo Massimina. Salim aveva solamente chiesto di potersi allenare, il suo status di rifugiato politico rendeva il tesseramento praticamente impossibile a molte società dilettantistiche. Qualche problema lo ha avuto anche l’Arezzo che pur avendo Cissé in rosa fin dal ritiro di Anghiari dove iniziò a stupire tifosi e addetti ai lavori, su tutti Materazzi, riuscì a inserirlo tra i 18 convocati solo il 2 ottobre 2011. Quel giorno fu un cartellino rosso a inaugurare la sua carriera nella trasferta in casa della Viterbese. Tutta colpa di un gomito troppo alto mentre saltava per colpire di testa. Protetto dalle critiche e dopo tanto lavoro sul campo, a dire la verità più a livello tattico che fisico, da allora i gol e le giocate hanno fatto il resto. Il Torneo di Viareggio con mister Magrini non gli ha regalato la gioia del gol, bensì l’attenzione degli osservatori pienamente consapevoli che dal 30 giugno 2012 Cissé si sarebbe svincolato come infatti prevede il regolamento.
Si era parlato dell’interesse di club di Lega Pro come l’Avellino, ma anche società di Serie B come Sampdoria, Brescia (le rondinelle hanno smentito ogni interesse), Juve Stabia e addirittura società come l’Udinese, da sempre a caccia di giovani talenti. I nodi da sciogliere però erano sempre due. Il primo lo status di rifugiato politico che ne rendeva impossibile il tesseramento in Lega Pro, anche se la vicenda di Amteh Fall aveva poi aperto qualche spiraglio anche all’Arezzo nell’ottica di un eventuale ripescaggio. Il secondo nodo era quello anagrafico: società di Serie B spesso e volentieri cercano giovani già formati o con almeno un’esperienza in campionati professionistici e per un 92’ come Cissé questi criteri avrebbero significato scommettere su un ragazzo che sale per la prima volta tra i “pro” e tra l’altro nel campionato cadetto.
Ecco quindi prendere sempre più quota l’ipotesi di un altro anno ad Arezzo o in alternativa dire di sì ad un’offerta dall’estero che puntualmente arriva e se l'accordo con i portoghesi arriverà per Cissé il prossimo anno gli avversari saranno quelli del Porto, Benfica e Sporting Lisbona.

scritto da: Matteo Marzotti, 03/07/2012

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