SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Riecco il Foligno. Dopo la Coppa, un punto e tanti gol al passivo. Monaco cerca soluzioni
Gli umbri vinsero al Comunale nella gara secca di Coppa Italia, poi però in campionato hanno perso tre volte nelle prime quattro giornate. L'allenatore, che vanta grande esperienza, sta provando a dare una quadratura alla squadra, che però dietro ha problemi evidenti nonostante l'abilità del portiere Maraolo. Tra i giocatori più forti il play Chiavazzo e le punte Peluso e Ndiyae. Ultimo precedente nel 2013, finì 1-1
TweetRIECCO IL FOLIGNO DI MONACO. Obiettivo tre punti! Questo il leitmotiv della sfida di domenica al Comunale contro il Foligno. I falchetti, che un mese fa hanno eliminato gli amaranto dalla Coppa Italia (0-1 con gol di Peluso sulla ribattuta del rigore intercettato da Colombo), con un solo punto in classifica, occupano l’ultima posizione appaiati al Flaminia e all’Unipomezia.
Sulla panchina umbra siede da inizio stagione Francesco Monaco, pugliese classe '60 originario di Latiano. Da calciatore una buona carriera da centrocampista soprattutto con la maglia della Lucchese e in panchina una quasi ventennale esperienza che lo ha visto vincere proprio con i rossoneri toscani nel 2019-20 il campionato di D. Oltre a questo, ad inizio carriera una promozione in B con l’Ancona nel 2008 e un'altra promozione, tramite i play-off, con la Carrarese in Lega Pro Prima Divisione. Discepolo di Corrado Orrico, che lo volle con sé alla Lucchese come vice all'inizio della sua avventura in panchina, è allenatore molto preparato a livello tecnico e tattico, ama il calcio offensivo, che in questo inizio campionato però non ha impattato alla grande la stagione.
Nelle ultime due giornate il Foligno è reduce dal pari casalingo contro il Cascina (2-2), con una rimonta subita dal doppio vantaggio, e dalla scoppola esterna rimediata contro il Follonica Gavorrano domenica scorsa (3-0).
TANTI GOL AL PASSIVO. In queste prime giornate quello che emerge dallo studio dei freddi numeri è che il Foligno trova il gol con qualche difficoltà (3 reti all’attivo) e di contro subisce con troppa facilità (8 gol incassati, peggio solo Flaminia e Unipomezia). Le troppe segnature al passivo, 5 nelle ultime due giornate, sono frutto spesso di mal posizionamento della retroguardia, lampante nelle ultime reti subite in campionato. Contro il Cascina la prima rete subita dopo un liscio nel cuore dell’aria di rigore, la seconda su penalty, dopo che la difesa si era fatta trovare totalmente fuori posizione.
Domenica a Gavorrano primo gol incassato in contropiede sugli sviluppi di un piazzato a favore, le altre due in conseguenza di palle inattive. La terza linea subisce tanto nonostante un buon portiere, Maraolo, che fa della reattività e dell’esplosività le sue armi migliori. Uno dei motivi è da ricercare nella giovane età del reparto, domenica schierata con ben tre under titolari nel pacchetto arretrato.
MODULO E FORMAZIONE. Monaco dovrebbe riproporre il consueto 4-3-3. Tra i pali il sopracitato Maraolo, linea difensiva con Dell’Orso (’03), Bisceglia, Vespa (’04) Canalicchio (‘01), in regia Chiavazzo affiancato da Amadio e Settimi (’00), tridente con Belli, N’Diyae e capitan Peluso ad accendere l’interruttore.
Squadra decisamente giovane, una tra le più “verdi” dell’intero girone, che prova sempre a fare la partita e che a volte, per questo suo modo di interpretare l’incontro, lascia il fianco agli avversari.
OCCHIO A QUESTI TRE. Tra i giocatori umbri i maggiori pericoli dovrebbero arrivare oltre che da Chiavazzo, play con buone trame di gioco ed un discreto piede, abile nella prima costruzione, dall’esperto Peluso e da uno degli ultimi arrivati in casa biancoazzurra, N’Diyae.
Entrambi attaccanti, il primo è il capitano e il faro offensivo dei suoi, giocatore con tanta esperienza, 36 anni compiuti a giugno, diverse volte in doppia cifra in serie D, con più di 60 reti all’attivo in carriera nella massima categoria dei dilettanti. Tecnicamente valido, può agire indifferentemente da seconda punta o da trequartista, non troppo rapido, ma temibile sui piazzati e quando riesce a portarsi alla conclusione. Il suo ritorno a Foligno è stato il colpo più importante del mercato dei falchetti.
L’arrivo di Lamine N'Diaye Massouba invece rappresenta una scommessa per il direttore generale Petritola e per il direttore sportivo Poponi. Classe ’98, nato a Milano da genitori senegalesi, cresciuto nel Renate, poi passato dai settori giovanili di Inter, Lazio e Brescia (dove è stato compagno di squadra di Ramon Muzzi), è reduce da una esperienza in terra spagnola non troppo positiva, prima in terza serie (Segunda B) con il Marbella FC e poi nel campionato minore di Tercera División con Paiosaco-Hierros Añón e Almagro CF, dove non è riuscito ad imporsi. Tornato in Italia con tanta voglia di mettersi in luce, è giocatore potente, strutturato, pericoloso in campo aperto, abile in acrobazia.
PRECEDENTI. Ultimo precedente risale alla quattordicesima giornata campionato di D 2013-14, 1° dicembre 2013. La partita si chiuse sull’1-1 con l’Arezzo di Mezzanotti che riuscì in pieno recupero con Disanto a pareggiare il gol di Galbiati realizzato a metà primo tempo.
scritto da: Mauro Guerri, 14/10/2021
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