SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Under, over, attaccanti: per Mariotti è l'ora delle scelte. Aggregato il baby Castaldo
La scelta dei terzini, il possibile rilancio di Pinna, i compiti tattici delle punte che finora hanno corso tanto e segnato poco: l'allenatore dopo la sconfitta di Gavorrano ha qualche nodo da sciogliere. Con la prima squadra anche il 17enne centravanti della Juniores: finora per lui 6 gol in tre partite
Tweet''In serie D la prima cosa che deve fare un allenatore, quando pensa alla formazione, è decidere dove mettere il 2003. Poi il 2002, poi gli altri due under. Dopo si incastrano gli over''. Marco Mariotti, che il campionato lo conosce bene, questo concetto l'ha ripetuto a ogni conferenza stampa. E in effetti l'obbligo di schierare quattro giovani per tutti i novanta minuti (almeno un 2000, un 2001, un 2002, un 2003) è condizionante sia nello scegliere i titolari che la panchina.
Ricapitolando, l'Arezzo in organico ha 2 giocatori del 2001 (il portiere Colombo e il difensore Mastino), 5 del 2002 (il portiere Commisso, il difensore Memushi, i centrocampisti Mancino e Damiano Marras, l'attaccante Niccolò Marras) e 4 del 2003 (i difensori Nobile, Ruggeri e Campaner, il centrocampista Tordella). In più ci sono i 2004, compreso il portiere Balucani, che giocano nella Juniores.
Considerando che Niccolò Marras, attaccante e gemello del centrocampista Damiano, è fermo da tempo per una fastidiosa pubalgia, in questi giorni ha cominciato ad allenarsi con la prima squadra Thomas Castaldo, 17 enne di Monterotondo, ex Tor Tre Teste, il cui cartellino è di proprietà del Parma. L'anno scorso gli emiliani lo avevano ceduto in prestito al Monza e quest'anno all'Arezzo. Castaldo, fisico prestante e buona tecnica, con la Juniores di Sussi ha segnato 6 gol in tre giornate con due triplette messe a referto.
Dopo la scoppola di Gavorrano, Mariotti dovrà scegliere se confermare modulo e interpreti o se cambiare qualcosa. Mastino e Ruggeri, terzini under, nelle ultime apparizioni hanno fatto fatica. Il 2003 Campaner, l'anno scorso alla Sangiovannese, può essere un'alternativa a entrambi.
Se Mariotti volesse rilanciare Pinna, invece, avrebbe due alternative: schierarlo in mezzo alla difesa al posto di Lomasto o Marchetti oppure metterlo a sinistra con Memushi al centro. Con Pinna centrale, l'Arezzo guadagnerebbe in qualità nelle uscite dal basso ma perderebbe centimetri e fisicità. Con Pinna a sinistra, ci sarebbe più esperienza nel contrasto e nell'uno contro uno, però Memushi nel cuore del reparto si porterebbe appresso qualche interrogativo, se non altro in fatto di esperienza.
Dalla cintola in su, l'unica variante plausibile al 4-3-1-2 utilizzato finora è il 4-3-3, da disegnare allargando Strambelli su una corsia esterna e piazzando dall'altra parte Muzzi o Sparacello, che il ruolo lo possono interpretare con caratteristiche diverse. Foggia, in tal caso, diventerebbe il terminale con meno campo da coprire in ripiegamento. Proprio i compiti tattici degli attaccanti, che finora hanno corso tanto ma segnato poco, rappresentano un altro nodo da sciogliere.
Tra gli over più sacrificati finora, oltre a Pinna c'è anche Panatti, che può giocare da play con caratteristiche diverse da Aliperta, da intermedio oppure da centrale difensivo. C'è anche da dire che, stando a quello che Mariotti ha sempre dichiarato riguardo gli equilibri di spogliatoio e la coerenza della linea tecnica, non è pensabile che l'Arezzo di domenica prossima sarà rivoltato come un calzino rispetto a Gavorrano.
Qualche aggiustamento invece ci sta, anche perché le sconfitte servono soprattutto a questo: capire cosa non sta funzionando e porre rimedio. L'Arezzo, oltretutto, è condannato a vincere e di passi falsi se ne può concedere pochi.
scritto da: Andrea Avato, 27/10/2021
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