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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Mirko e Enrico sulla riviera romagnola
NEWS

Arezzo, parla Novelli. ''Per vincere serve pazienza. Lomasto, Aliperta, Foggia: tre garanzie''

Intervista all'allenatore che l'anno scorso ha vinto la serie D con il Messina: in rosa c'erano anche i tre giocatori passati in amaranto durante l'estate. ''Non voglio sembrare di parte, ma sono dei trascinatori. La forza di Lomasto è la cultura del lavoro. Aliperta ha un piede che gli consente di fare tutto. E Foggia segnerà: lui è un generoso, si muove, ma se sta in area fa gol. Il segreto comunque è mantenere la calma con il mister e la squadra. Noi dopo i primi due mesi eravamo terzi o quarti, in testa ci siamo andati più avanti. E abbiamo vinto''



Raffaele Novelli dopo la promozione di pochi mesi fa (foto cornerMessina.it)Lomasto, Aliperta e Foggia l'anno scorso li ha allenati tutti e tre. E con loro ha vinto il campionato di serie D, guidando l'Acr Messina verso il ritorno tra i professionisti. Raffaele Novelli, 56 anni, salernitano, è un tecnico esperto, amante del 4-3-3, abituato a maneggiare piazze calde come Salerno, Foggia e Campobasso, ma anche situazioni complicate come gli successe alla Pro Patria, in piena crisi societaria. 

''Nel 2009 stavo per firmare con l'Arezzo. Ebbi un lungo colloquio con il presidente Mancini, poi la società scelse Semplici. E' una grande piazza, proprio come il mio Messina l'anno scorso. In serie D sei condannato a vincere, non è facile ma ce la farà''.

Lomasto, Aliperta, Foggia: che rapporto ha conservato con loro?

Potrei sembrare di parte, ma di calciatori ne ho avuti tanti e non con tutti ho avuto lo stesso feeling. Loro tre, tra l'altro, prima di Messina non li avevo mai allenati. Vi dico che sono una garanzia, sia sul piano tecnico che caratteriale. Sono stati tre trascinatori in un gruppo che aveva voglia di raggiungere un grande obiettivo.

Mi spiega Lomasto in poche parole?

Con me era un titolare. Ha grande personalità anche se è un silenzioso. Non ama apparire, non va mai sopra le righe. La forza di Lomasto è la cultura del lavoro. Vedo partite di C e D ogni settimana e difensori come lui non ne trovo molti, nemmeno in categorie superiori.

La coppia Lomasto-Marchetti le sembra bene assortita?

Premessa: tutto dipende da cosa chiede l'allenatore al reparto e alla squadra. Le mie sono considerazioni da esterno ovviamente, da amante del calcio. La coppia è ottima: Marchetti io l'ho avuto alla Pro Patria e a Lamezia. E' più marcatore di Lomasto, che invece ha più dimestichezza nel far partire l'azione dal basso. Lomasto sa osare, sa cercare il passaggio non scontato e per squadre come il mio Messina, così come l'Arezzo, è fondamentale. Serve tanta pazienza.

 

Domenico Aliperta, 31 anni, due campionati vinti di fila con Turris e MessinaIn che senso mister?

Pazienza nel costruire gioco, nell'interpretare il campionato, nel guardare la classifica. In queste piazze il passato condiziona il presente, ma il presente va messo in piedi giorno per giorno. Io lo dicevo sempre ai ragazzi: calma.

La pazienza però è virtù rara.

Ma i tifosi è giusto che pretendano tutto e subito. Allenatore e squadra devono isolarsi e non farsi prendere dalla frenesia. A Messina nelle prime partite ci facevano un tiro e un gol, non è stato semplice. Anche perché noi avevamo il derby.

C'era l'altro Messina.

Esatto. Una squadra che in rosa aveva proprio Marchetti, Lodi, Fissore, Caballero. Erano forti. Pensi se da voi ci fosse un altro Arezzo a dare battaglia. Quindi lo ripeto: calma e gesso.

Perché le piace così tanto il 4-3-3?

Perchè ogni allenatore ha una sua idea di calcio. E poi lo spogliatoio ha bisogno di una guida: se chiedi a venti calciatori con quale modulo si trovano meglio, vengono fuori venti risposte diverse. L'importante è la qualità e l'Arezzo ne ha tanta, per questo dico che alla fine secondo me vincerà.

Domenica ha perso male a Gavorrano.

Ho letto. Ma le vittorie sapete dove si costruiscono? Sulle sconfitte. Lasciate stare il mister, i ragazzi, l'obiettivo finale: date loro il tempo giusto. La serie D è una categoria strana, in tre settimane puoi salire e scendere con la stessa facilità. E certe partite bisogna portarle a casa senza fronzoli, soffrendo. Lo dico io che sono uno a cui piace fare gioco, che preferisce vincere 5-4 piuttosto che 1-0. Poi ripeto: i tifosi, a Messina come ad Arezzo, sono un'arma in più. E' giusto che loro si esaltino o si arrabbino a seconda del risultato. Ma lo spogliatoio dev'essere blindato.

 

Ciro Foggia, un gol su rigore fino ad oraAliperta è il perno ideale di un centrocampo a tre o può giocare anche con un altro modulo secondo lei?

Tutto dipende dai compagni, dall'atteggiamento generale, dalle richieste dell'allenatore. Con me faceva il vertice basso, davanti alla difesa. Ha disputato una grande stagione, con intensità, segnando gol pesanti. Lui ha un piede che gli consente di giocare in ampiezza, di verticalizzare, di incidere in rifinitura, di battere i piazzati. In Toscana è anche avvantaggiato perché i campi sono migliori. Qua al sud, in certi stadi, devi toccare palla due o tre volte solo per controllarla. Aliperta invece con due tocchi di solito l'ha stoppata e passata.

E Foggia? A Messina ha segnato 20 volte, ad Arezzo per adesso solo una e su rigore. Si sacrifica molto, dà una mano ai compagni, però poi manca dentro l'area.

Ciro ha segnato 20 reti ma avrebbero potuto essere 30 per la mole di occasioni avute. Lui vive di gol, anche in partitella, però ha una dote rara per una punta: è un generoso. Diversi rigori li ha lasciati calciare ai compagni per dare loro una soddisfazione. E siccome è bravo pure nel fare assist, allora si muove, arretra, viene incontro. E' fatto così. Io alla fine lo costrinsi a restare nei sedici metri, mettendogli ai lati Bollino e Arcidiacono.

4-3-3 puro.

Sì. Ma attenzione: se l'Arezzo gioca con il trequartista, è normale che le punte si allarghino per aprire spazi. Ogni tecnico ha un'idea di calcio, lo ripeto. E siccome il tecnico vede i suoi giocatori tutti i giorni, sceglie sempre le soluzioni migliori per la squadra. E' chiaro che se Foggia ripiega su una fascia, non lo trovi in area. Ma sono valutazioni che spettano a Mariotti, che tra l'altro conosco e stimo. Torniamo al punto di prima: calma. Foggia farà gol, sono sicuro.

Grazie della chiacchierata mister.

Un grande in bocca al lupo al mio collega e all'Arezzo. A Messina dopo i primi due mesi eravamo terzi o quarti, in testa ci siamo andati più avanti. E abbiamo vinto. 

 

scritto da: Andrea Avato, 28/10/2021





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