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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Mino e Luca allo stadio
NEWS

Neopromosso, specialista in pareggi, imbattuto da cinque turni. Prima volta con il Cascina

Domenica al Comunale arriva la squadra pisana, che nelle ultime tre stagioni è salita dalla Promozione alla serie D grazie alla guida del tecnico Polzella. Una sola sconfitta per ora in campionato (a Gavorrano) e un solo successo (contro la Sangiovannese), con ben quattro incontri terminati in parità. 4-3-1-2 il modulo utilizzato: il portiere Biggeri (ex Empoli) e il play Geroni (ex Albinoleffe Olbia) i pezzi forti della rosa. Con l'Arezzo non ci sono precedenti



NERAZZURRI NEOPROMOSSI. Testa bassa e ripartire dopo la sconfitta di Gavorrano, quando domenica al Comunale arriveranno i pisani del Cascina. I nerazzurri, con 7 punti, occupano l’undicesima posizione in classifica. La società è nata nel 1966 dopo la cessazione dell’attività della storica G.S. Mobilieri Cascina, compagine che aveva partecipato ai campionati di serie C nelle stagioni 1946-47 e 1947-48. Neopromossa, seconda in campionato l'anno scorso ma poi vincitrice dei play-off in finale contro il Fratres Perignano, è tornata nella massima categoria dei dilettanti dopo tredici stagioni.

 

POLZELLA MISTER VINCENTE. In panchina c'è il livornese, originario di Fauglia, Luca Polzella che alla guida della squadra ha conquistato due promozioni in tre anni portando il Cascina dalla Promozione alla serie D, vincendo anche la Coppa Italia Promozione nella stagione 2018-19. Polzella è allenatore all’esordio in D, dopo una carriera da calciatore con Cuoio Cappiano, Rodengo Saiano e Cerretese ed è alla guida dei nerazzurri dal 2018. Nella stanza dei bottoni il duo composto da Luca Scaramuzzino come direttore sportivo e Valerio Sisti in qualità di presidente, che in questi anni hanno portato in alto il Cascina. Come dichiarato in precampionato, l’obbiettivo della compagine pisana è quello della salvezza, magari senza passare dai play-out.

 

LA ROSA. Formazione profondamente rinnovata rispetto a quella dello scorso anno, tra i riconfermati figura capitan Fatticcioni, che durante la gara contro la Sangio, ha subito la rottura del crociato e del collaterale. Un brutto colpo sia per l’aspetto tecnico sia per quello dello spogliatoio vista la personalità, la professionalità e l’esperienza del difensore. Tra i nuovi acquisti su tutti spiccano il portiere Biggeri dalla Lucchese, il trequartista Remorini dalla Pianese, l’attaccante Marabese dall’Ancona e soprattutto l’ex Olbia Geroni, arrivato dal Muravera. La squadra è in striscia positiva da cinque giornate, ma è reduce dal beffardo pareggio casalingo (1-1) contro il Cannara: i pisani hanno dominato in lungo e in largo l’incontro passando in vantaggio con Bertolini, ma nel finale (85° minuto) è arrivata la rete degli ospiti firmata da Bazzoffia. Polzella oltre che a Fatticcioni dovrà rinunciare allo squalificato Biagioni, suo sostituto naturale.

 

il tecnico Luca PolzellaMODULO TATTICO. Il Cascina dovrebbe presentarsi con il 4-3-1-2, che in fase di non possesso diventa un 4-4-1-1. Biggeri in porta, Arapi (’02), Puleo, Rossi (’02) e Casanova (’00) o Franceschi (’03) in difesa, in mediana Malanchi (’00), Geroni e Carli (’01), tra le linee Remorini e in attacco Bertolini (’01) e Tito Marabese. I nerazzurri non perdono dall’esordio in campionato contro il Follonica-Gavorrano ma vincono poco: un solo successo finora, quello nell’ultima trasferta a San Giovanni. Quattro i pareggi fino ad oggi. Squadra giovane, tra quelle più “verdi” del girone, è quadrata, ben disposta in campo e preferisce, soprattutto in trasferta, difendersi bassa per poi ripartire.

 

PUNTI DI FORZA. Gli uomini di maggior spessore sono sicuramente l’estremo difensore Matteo Biggeri e il metronomo Enrico Geroni. Il primo, classe ’96 nativo della Garfagnana, è arrivato in nerazzurro dopo tre stagioni tra alti e bassi in C, titolare a Pontedera e poi dodicesimo a Viterbo e Lucca. Cresciuto nell’Empoli, poi girato tanto e soprattutto in Toscana, fino ad arrivare in estate alla corte di Polzella. Non particolarmente alto ma molto reattivo, buon pararigori, è sicuro tra i pali e tempista nelle uscite.

Geroni (’89), fiorentino di Firenzuola, invece è arrivato dal Muravera, dopo tre stagioni in D che lo avevano visto con le maglie di Rezzato e Crema. Centrocampista dal passato importante, in B con l’Albinoleffe ed in C con le maglie di Prato e Olbia (con cui ha sfidato gli amaranto), è il punto di riferimento della manovra dei pisani. Abile sia in fase di interdizione che di costruzione, dai suoi piedi passano praticamente tutte le azioni. Caratteriale, ha segnato una rete in campionato, proprio a San Giovanni. Con l'Arezzo è ampio il divario tecnico, ma il Cascina è formazione da non sottovalutare perché organizzata e ben messa in campo.

 

CURIOSITA' E PRECEDENTI. Nelle scorse settimane la società del presidente Sisti è stata vittima di un furto curioso e singolare. Nella notte tra sabato e domenica 10 ottobre qualcuno si è introdotto nell'impianto sportivo e ha rubato tutte le scarpe da calcio dei giocatori della prima squadra. Con l'Arezzo non ci sono precedenti, è la prima volta che le due squadre si affrontano.

 

scritto da: Mauro Guerri, 29/10/2021





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