SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Le ragazze vincono e convincono. Pasquali: ''Che gioia il mio primo gol in amaranto''
La squadra di mister Testini vince lo scontro diretto per l'alta classifica a Pavia e adesso si trova al primo posto a quota 10 punti, in coabitazione con il Pinerolo. Decisive le reti di Tuteri, Ceccarelli e Pasquali, che ci ha detto: ''Per una difensore segnare capita raramente, ma che emozione farlo davanti alla mia famiglia''
TweetVincere non è mai facile, ma farlo in trasferta, in uno dei campi più ostici del campionato, contro una delle favorite come il Pavia è opera non da tutte. La classifica, prima di domenica, diceva Pavia in vetta a 9 punti e a punteggio pieno, Acf Arezzo terza a quota 7. Eppure le citte di Testini non erano partite bene, dopo soli 2 minuti ecco il gol del Pavia; una rete che avrebbe potuto mettere in ginocchio la maggior parte delle squadre, non le amaranto però, capaci di ribaltare il risultato con la bellissima bordata da fuori area di Tuteri, il colpo di testa di Ceccarelli e la zampata da centravanti di Pasquali. A nulla è poi servita la rete del definitivo 2-3 delle padrone di casa.
Deborah Pasquali, difensore classe 2002 che indossa la maglia numero 24, si è resa protagonista del big match vinto dalle ragazze contro il Pavia. Gioca all'Acf Arezzo dallo scorso agosto e ieri ha segnato il suo primo gol in campionato. Centrale difensiva abile nell'impostare l'azione, nel gioco aereo e sui calci piazzati. Dagli sviluppi di un corner, infatti, è stata lestissima a mettere dentro un pallone vagante, un dettaglio non da poco considerando che il suo compito principale è quello di evitare che le avversarie segnino nella sua porta. Nel 2016/17 ha vinto il campionato regionale e il torneo Gaetano Scirea categoria Giovanissime, nel 2017/18 un campionato Allieve nazionali e nel 2018/19 il campionato Primavera, il tutto con la maglia delle giovanili dell'Inter (dove ha giocato dal 2012 al 2020). Nell’ultima stagione ha vinto il campionato di Serie C con la Pro Sesto.
Deborah parlaci un po' di te, che calciatrice sei?
“Sono una ragazza molto giovane, classe 2002, 19 anni. Ho iniziato a giocare prestissimo e all'età di 12 anni ho cominciato facendo tutta la trafila con il settore giovanile dell'Inter, dalle Esordienti alla Primavera. Sono una centrale difensiva abile nell'impostare il gioco dal basso, sono destra e quindi preferisco giocare con il mio piede forte. Essendo alta, sono molto pericolosa nei calci piazzati e fortunatamente domenica è andata bene”.
Domenica avete vinto contro una delle squadre favorite alla vittoria finale, che partita è stata?
“É stata una grandissima sfida, il Pavia ha una rosa di assoluto livello, hanno qualità in ogni zona del campo e per questo sapevamo di affrontare una partita difficile. In pochissimi anni sono arrivati dall'Eccellenza alla Serie C e questo ti fa capire la loro forza. Siamo state bravissime a non accusare il colpo del gol subito a freddo, avrebbe messo in ginocchio chiunque, non noi. Dopo lo svantaggio ci siamo rialzate ed è stato fondamentale andare al riposo avanti 2-1. Questo è un gruppo che sa soffrire”.
L'emozione per il tuo primo gol in maglia amaranto?
“Un'emozione unica, non la saprei spiegare. La partita di domenica aveva un valore doppio per me perché c'era la mia famiglia a vedere la gara, ho scelto il momento giusto per fare gol. É stato importante andare sul 3-1 e quindi mettere un “sigillo” all'incontro”.
La scorsa settimana Carolina Paganini ha confermato che siete un grande gruppo. Può essere questo il segreto dei vostri successi?
“Essere un grande gruppo può senza dubbio aiutare, personalmente quando sono arrivata ad Arezzo sono stata accolta subito alla grande, si vede che c'era tanto affiatamento già da prima. Siamo una grande famiglia composta da calciatrici “esperte” come Orlandi, Vicchiariello, Verdi, ma anche da calciatrici più giovani: un bel mix”.
Nel tuo ruolo ci sono tantissimi esempi di grandissimi difensori del passato e del presente: Nesta, Baresi, Scirea, Maldini ma anche Chiellini, Bonucci, Ramos, Van Dijk. Hai un idolo a cui ti ispiri?
“Certo che si. Sono tifosa del Milan da sempre, Alessandro Nesta resterà per me uno dei difensori più forti mai esistiti. Ricordo che, anche se piccola, ammiravo tantissimo Thiago Silva soprattutto per la sua eleganza con i piedi. Adesso però credo che Sergio Ramos sia inarrivabile, mi lascia senza parole la sua incisività sotto porta e il fatto di risultare sempre decisivo quando conta. Segna tantissimo e sul gioco aereo mi ispiro a lui”.
Hai mai avuto momenti di difficoltà nel tuo percorso calcistico?
“Ho dovuto fare i conti con persone che non capivano il mio amore per il calcio solo perché ero femmina. Tanti conoscenti mi dicevano che le ragazze non erano portate per fare questo tipo di sport. Ci vuole forza fisica, ci vuole questo, ci vuole quello... Se le persone smettessero di paragonare maschi e femmine, allora il calcio femminile ne trarrebbe giovamento. Perché dobbiamo sempre paragonare tutto? Ho sentito dire, inoltre, che la palla per noi dovrebbe essere più sgonfia e le porte più basse, per facilitarci. Per fortuna che il calcio femminile si sta evolvendo sempre di più dal mondiale del 2019. Guardate le nostre partite per capire di cosa realmente si tratta”.
Dove ti vedi fra qualche anno?
“Sempre con il pallone tra i piedi, ovvio. L'obiettivo è quello di crescere e ambire a livelli sempre più alti, senza fretta però: lo scorso anno, dopo aver vinto la serie C con la Pro Sesto ho pensato al meglio per me, ovvero continuare a farmi le ossa in questa categoria. La chiamata dell'Arezzo è stata una grande opportunità, a Sesto San Giovanni non sarebbe stato facile giocare. Ho vissuto un'ottima prima parte di stagione, la seconda, invece, molto meno. Sono felice, ho da poco iniziato l'Università e anche se sono lontana dalla mia famiglia per la prima volta, sento che la strada è quella giusta”.
scritto da: Leonardo Palazzini, 05/11/2021
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