SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Società ambiziosa, allenatore al debutto, difesa solida. Il Tiferno non è solo Calderini
Il club di Roberto Bianchi punta all'alta classifica e il mercato estivo è andato in questa direzione, come testimoniano gli arrivi del fantasista (oltre 300 presenze e 74 gol in C) e dell'altro ex amaranto Benedetti. In panchina c'è Machi, promosso dalla Juniores e al primo anno con i ''grandi''. Contro l'Arezzo la squadra giocherà con un 4-3-3 flessibile che può diventare 4-2-3-1. Finora i biancorossi hanno pareggiato quattro volte, perso solo con il Foligno e incassato 7 gol (seconda difesa del torneo)
TweetSOCIETA' AMBIZIOSA. Seconda trasferta consecutiva per gli amaranto che, dopo la debacle di San Giovanni, devono obbligatoriamente riscattarsi sul terreno del Bernicchi di Città di Castello, quando domenica saranno ospiti del Tiferno Lerchi. I biancorossi con 13 punti occupano la settima posizione in classifica. Società espressione di una piccola realtà, paese di appena 500 abitati, ma molto solida e decisamente ambiziosa: lo dimostra il mercato effettuato dal direttore sportivo Sergio Filipponi (che ha sostituito in estate il dimissionario Diego Giorni) assieme al direttore generale Fabio “Callaghan” Calagreti (arrivato dopo che il suo predecessore Francesco Cangi è passato al Vastogradi), soprattutto con gli arrivi di Alessio Benedetti ed Elio Calderini, entrambi ex Arezzo.
MISTER AL DEBUTTO. La panchina, dopo la separazione da Federico Nofri, è stata affidata a Gualtiero Machi, promosso direttamente dalla Juniores Nazionale. 50 anni, tifernate doc, bandiera da giocatore del club, è alla prima esperienza tra i “grandi”. E' un allenatore a cui piace un calcio propositivo, fatto di possesso palla e gioco a terra: l’Arezzo in amichevole ne ha avuto un assaggio prima dell’inizio di stagione (3-1 per gli altotiberini), con un’ottima organizzazione difensiva. Dallo studio dei freddi numeri il Tiferno è squadra che pareggia tanto (4 segni X raccolti fino ad oggi), subisce poco (7 reti al passivo, meglio ha fatto solo il Cannara), ma non segna molto, 9 reti, di cui 5 segnate dal solo Calderini, capocannoniere della squadra. Nell’ultima partita casalinga è arrivata l’unica sconfitta della stagione (0-1) per mano del Foligno, ma la formazione umbra è reduce dall’ottima e beffarda prova di Gavorrano (1-1), dove è stata ripresa in pieno recupero da un gol di Dierna. I ragazzi di Machi, soprattutto nel primo, hanno fatto la partita, tenendo costantemente in mano il pallino del gioco, mettendo in difficoltà la difesa maremmana con i propri attaccanti, fallendo poi nella ripresa due ghiotte occasioni per chiudere l’incontro.
MODULO DI GIOCO. La squadra di patron Roberto Bianchi domenica dovrebbe ripresentarsi con il 4-3-3, che durante la gara spesso diventa 4-2-3-1 a seconda di dove si posiziona il baby Ruggeri (’03), centrocampista tascabile (supera di poco il 1 metro e 60), ma tecnicamente dotato e tatticamente intelligente, se in linea con i mediani o a ridosso del centravanti. In porta Aluigi (’02), linea difensiva con Mariucci (’01) a destra e Tersini o Avellini (’03) sull’out opposto, con Sensi e il brasiliano Murilo Gomes Ferreira centrali, abili soprattutto nel gioco aereo. Mediana con l’esperto e tignoso Gorini (originario di Sansepolcro ed ex giocatore dei bianconeri tiberini), Benedetti e appunto Ruggeri. In avanti ad accendere la luce Calderini, con lui Bagnolo (’00) e uno tra l’argentino Dorato o il malese Oumar Coulibaly, ex Gebilson.
ATTENZIONE AI DUE EX. Tra gli umbri i maggiori pericoli dovrebbero arrivare proprio dai due ex, ovvero Benedetti e Calderini. Il centrocampista classe ‘90, è giunto sulle sponde del Tevere dopo la retrocessione di Ravenna e dopo che nelle ultime stagioni aveva indossato le maglie di Cremonese, Gubbio, Viterbese, Pistoiese e Paganese incrociando spesso anche gli amaranto. Mezz’ala grintosa, caratteriale, mancino educato, è molto bravo tatticamente e pericoloso da fuori.
Elio Calderini invece è stato sicuramente il grande colpo di mercato dei biancorossi, uno che ben conosciamo da queste parti per aver vestito la maglia dell’Arezzo nella Primavera guidata da Rubinacci e per essere stato compagno proprio in quella formazione di Lancini, Sereni, Sensi, Ranocchia, Bazzoffia e Pelagatti, senza però riuscire ad esordire in prima squadra. Giocatore che a 33 anni ha deciso di fare una scelta di “cuore” e ritornare a giocare dalle parti di casa (è originario di Città di Castello), dopo aver collezionato oltre 300 presenze e 74 gol in serie C con le maglie tra le altre di Cosenza, Catania, Viterbese, Carrarese, Sambenedettese e Cavese e 11 gettoni in serie B con la maglia del Foggia. Classe cristallina, imprevedibile nelle giocate, ama partire largo per accentrarsi e provare il tiro o la rifinitura, ma può agire senza difficoltà anche più centralmente, più vicino alla porta, come seconda punta e come trequartista.
LA PARTITA. Il suo arrivo ha decisamente innalzato il livello qualitativo e di esperienza della rosa a disposizione di Gualtiero Machi. Sarà gara da non sottovalutare e da prendere con le dovute precauzioni, perché il Tiferno è formazione in salute ed è tra le più attrezzate a livello qualitativo e di organizzazione di gioco del girone. In campionato è la prima volta che le due squadre si incontrano.
scritto da: Mauro Guerri, 12/11/2021
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