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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Battifolle amaranto all'Oktober Fest - Monaco di Baviera
NEWS

Figuracce, incompetenza, errori, imbarazzo, schifo. I rumors della Minghelli strigliano tutti

Undici striscioni tirati su da una curva semivuota, con i primi gradoni lasciati liberi, in un silenzio quasi totale, con bandiere e due aste dei gruppi assenti. Per Guglielmo Manzo, alla prima uscita da presidente dell'Arezzo, è stata una domenica complicata. E per ricucire lo strappo forse non basteranno soltanto i risultati del campo



Curva semivuota, primi gradoni lasciati liberi, silenzio quasi totale, bandiere e due aste dei gruppi assenti. In basso, dietro la porta, campeggiava solo la scritta “ecco i nostri rumors”, con chiaro e ironico riferimento alla conferenza stampa della società del 16 novembre.

La partita con la Pro Livorno è stata scandita dalla contestazione pungente della Minghelli, che in un'ora e mezza ha mandato messaggi forti, polemici, interrotti soltanto dal coro in memoria del Polvere, del quale ricorreva il ventennale della scomparsa.

Undici in totale gli striscioni tirati su, con giocatori e soprattutto dirigenti presi di mira per il deludente avvio di stagione. “Società incompetente, squadra imbarazzante” è stato il primo slogan mostrato dalla sud, proprio mentre Camarlinghi metteva a segno il rigore dello 0-1.
E poi “squadra di figurine che colleziona figuracce”, comprare spendere spendere comprare, questo non è programmare”, “una società che spende ma non vince, non ci convince”, “prima dei giocatori ci vogliono veri direttori”. Tutto questo durante il primo tempo, vissuto a metà tra rassegnazione e rabbia montante.

Nella ripresa la musica sugli spalti non è cambiata, mentre in campo, per fortuna, Calderini ha trovato il gol del pareggio. Alle sue spalle era appena uscita la scritta “dilettanti per scelta o per incompetenza?”, seguita da “5 allenatori, 3 direttori, decine di giocatori. Sicuri che sono solo errori?”.

Il finale, nonostante l'Arezzo avesse ribaltato il punteggio grazie a Pizzutelli, è stato ancora più velenoso. “RoManzo criminale, seconda stagione” hanno scritto i gruppi, aggiungendo “finché Muzzi non ci separi” e “finché farete schifo non avrete il nostro tifo”.

L'ultimo messaggio ha accompagnato il rientro degli amaranto negli spogliatoi e della dirigenza in sede: “rispetto per la maglia, rispetto per la città o lo stadio lo chiudiamo noi”.

Raramente, in passato, si era vissuto un clima di sfiducia così profonda nei confronti della società, in cui anche la squadra è precipitata dopo un inizio di torneo in cui era riuscita a conquistarsi l'appoggio del pubblico. Per Guglielmo Manzo, alla prima uscita da presidente dell'Arezzo, è stata una domenica complicata. E per ricucire lo strappo forse non basteranno soltanto i risultati del campo.

 

scritto da: Andrea Avato, 06/12/2021





Gli striscioni della curva Minghelli contro squadra e società
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