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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
cena di gruppo in Catenaia
NEWS

Le ragazze amaranto non mollano mai. Verdi: ''Finalmente il primo gol in campionato''

Intervista a Laura Verdi, centrocampista e capitana della squadra di Testini, che contro la Ternana si è sbloccata segnando la sua prima rete in campionato. ''L'aspettavo da tanto, anche se avrei preferito festeggiarla con una vittoria. Avere la fascia è un privilegio, ma tante di noi hanno leadership per trainare il gruppo. L'impegno e la costanza che mettiamo in ogni partita ci portano ad esprimerci sempre al meglio. La serie A? Perché non provarci! Ma prima un passo alla volta''. Purtroppo la lista infortuni si allunga: dopo Bove (stagione finita), Zelli e Vicchiarello, anche Carrozzo e Costantino sono alle prese con dei problemi muscolari



Il capitano è sempre l'ultimo ad arrendersi, quando le difficoltà iniziano a farsi avanti ci vuole una figura importante, di riferimento, che possa metterci la faccia e prendersi le responsabilità a nome di tutti. Laura Verdi è capitana dell'Arezzo femminile, 29 anni, casentinese doc che non ha mai nascosto la sua passione per il Tennis, fino alla maggiore età infatti Laura era una bravissima tennista, finché il calcio e il Casentino Calcio femminile (sua prima squadra) l'hanno portata a diventare quello che la numero 13 è oggi: faro e punto di riferimento nel centrocampo amaranto. Con Orlandi e Vicchiarello forma un trio di grande carattere ed esperienza, timoniere al completo servizio delle compagne più giovani, a cui non esitano fare giuste ''ramanzine'' quando serve. Verdi, dopo la partita pareggiata 2-2 contro la Ternana, ha cercato di riportare subito la massima concentrazione nello spogliatoio. Un risultato storto non può ostacolare le convinzioni di un grande gruppo, anche se stare sull'attenti serve sempre.

 

Laura raccontaci un po' di te come ragazza e della Verdi come calciatrice. Come è nata la tua passione?

''Sono Laura Verdi, una ragazza di 29 anni che vive in Casentino, più precisamente ad Ortignano Raggiolo dove sono anche nata e cresciuta. Lavoro come impiegata alla Miniconf, una ditta che produce capi di abbigliamento per bambini e io ne gestisco tutti i movimenti, dall'import all'export. Da piccola giocavo a tennis, ero molto brava anche se appena potevo mi ritrovavo con i miei amici a giocare a calcio nella piazzetta del paese. Mio padre è stato colui che mi ha trasmesso l'amore per questo sport, e così a 18 anni mi sono decisa a lasciare il tennis per il calcio. La carriera da calciatrice è iniziata nel Casentino Calcio femminile, un gruppo di pochissime ragazzine che avevano un sogno in comune: giocare a pallone. All'inizio non fu facile, prendevamo tanti gol ogni partita, poi piano piano siamo arrivate a conquistare un incredibile terzo posto in serie C terminando davanti all'Arezzo. Sono soddisfazioni''.

Che effetto ti fa essere capitana dell'Arezzo?

''Portare la fascia della squadra della tua provincia è motivo d'orgoglio. Dopo tanti sacrifici, a quasi trent'anni, posso dire che i risultati finalmente si vedono. Certo, non è facile essere capitana di una Giulia Orlandi o di una Vicchiarello, il loro curriculum parla da se, hanno un'esperienza tale da poter essere loro stesse capitane del club. Siamo un gruppo meraviglioso, ci confrontiamo tanto tra di noi e spesso ci diamo tanti consigli l'una con l'altra''.

 

Finalmente hai trovato la prima rete in campionato. Ti mancava il gol?

''Assolutamente si. Sono una centrocampista che ha sempre segnato qualche rete, ma quest'anno non era ancora arrivato. Sono felice di essermi sbloccata anche se avrei preferito festeggiarlo con una vittoria. Sarà per la prossima volta''.

Gli infortuni non vi stanno aiutando, inoltre con la Ternana avete subito due gol senza aver incassato alcun tiro in porta.

''Vero, non siamo fortunate in questo periodo. Abbiamo avuto tanti infortuni e non siamo praticamente mai state al completo. Paganini, Zelli, Vicchiarello, Bove, Carrozzo, Costantino... tutte infortunate o recuperate da molto poco. Ma dobbiamo guardare avanti: abbiamo avuto la forza di pareggiare una partita che sembrava ormai persa, abbiamo vinto contro l'Orobica segnando due gol negli ultimi 15 minuti, questi sono attributi''.

Vuol dire che non mollate mai. Può essere questa la vostra grande qualità?

''Sicuramente abbiamo un'impronta ben precisa. Il mister ci ripete sempre che dobbiamo giocare tutti i 90 e passa minuti perché non sai mai cosa può capitare. Il calcio è strano ma noi vogliamo giocarcela fino in fondo, partita dopo partita''.

 

Cosa vi manca dunque per diventare imbattibili?

''Se proprio vogliamo dire, dovremo migliorare sotto porta. Creiamo tantissimo ma concretizziamo poco, molto poco. La finalizzazione è importante, se le partite non le chiudi prima o poi rischi di rendere vano tutto ciò che di buono hai architettato. Non possiamo permetterci altri episodi sfavorevoli come quelli di domenica contro la Ternana''.

Chiudiamo così: se ti dicessi che arriverai in serie A tra due anni con questa maglia, con queste compagne.. da capitana?

''Sarebbe il coronamento di un sogno, la meravigliosa fine di un percorso che ci meritiamo di portare a termine. In realtà mi accontenterei di arrivare prima in serie B; un passo alla volta ecco. Per l'impegno che mettiamo ogni settimana mi vedo ancora in questo gruppo, anche tra qualche anno. E' giusto porsi degli obiettivi, se no che giocheremo a fare. Dopo il pari di domenica ho voluto mandare un SMS alle mie compagne chiedendo ancora più impegno durante la settimana, poi mi sono fermata a pensare: ma cosa dobbiamo fare in più di quello che stiamo già facendo? Tutte noi lavoriamo o studiamo, ci sacrifichiamo tanto e tutti lo vedono, gli sforzi di questo gruppo sono evidenti, ed io sono orgogliosa di rappresentarle, nel bene e soprattutto nel male''.

 

scritto da: Leonardo Palazzini, 15/12/2021





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