Arezzo, altri quattro positivi. Contagiati anche nella Flaminia, verso il rinvio della partita

Salgono a nove i positivi nel gruppo amaranto. Foggia, in caso di negatività, potrà tornare al lavoro dopo visita medica. Dopo quella di Scandicci, salta anche la trasferta di Civita Castellana. La Lnd valuta il posticipo d'ufficio di due giornate di campionato, anche se il commissario Abete predica prudenza: ''Se ci fermiamo, poi è dura ripartire''

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ORE 15.45 - Altri quattro giocatori positivi nell'Arezzo. E' quanto emerge dal giro di tamponi effettuato stamani prima della ripresa degli allenamenti. Tutti i calciatori sono regolarmente vaccinati, asintomatici e in attesa della terza dose. La società li ha posti in isolamento. Per tale motivo è stata inoltrata alla Lega Nazionale Dilettanti una richiesta ufficiale per poter rinviare la partita in calendario domenica 9 gennaio a Civita Castellana. Nei prossimi giorni i calciatori già in quarantena e risultati positivi ai test effettuati prima del 31 dicembre si sottoporranno a nuovi test

 

ORE 11.30 - L'Arezzo riprende oggi gli allenamenti e in programma c'è anche un nuovo giro di tamponi. Nel gruppo squadra ci sono cinque positivi e due isolati per essere stati a contatto con contagiati, con tempi di rientro scaglionati nei prossimi giorni. 

Il primo a rimettersi al lavoro, in caso di tampone odierno negativo, sarà Ciro Foggia, bloccato dal virus dallo scorso 22 dicembre. Il centravanti, sempre asintomatico, dovrà sostenere una nuova visita medica di idoneità e poi potrà tornare in campo.

 

La Lega Nazionale Dilettanti nel frattempo ha rinviato a data da destinarsi il recupero che l'Arezzo avrebbe dovuto giocare dopodomani a Scandicci (partita sospesa al 28' del primo tempo, lo scorso 8 dicembre, per impraticabilità del campo sul risultato di 0-0). 

Praticamente certo anche il rinvio della trasferta di Civita Castellana, in calendario domenica per l'ultima giornata del girone di andata. Nella squadra laziale ci sono otto calciatori positivi, il che significa che non si può giocare.

 

La Lega, in queste ore, valuterà se rinviare d'ufficio tutte le partite in programma per il 9 e 16 gennaio, visto l'aumento di casi covid praticamente ovunque. Giancarlo Abete, commissario della Lnd, per ora però ci va cauto. Ieri a Radio Marte ha detto: “La valutazione circa i rischi, le opportunità, i vincoli e gli obblighi sono in primo luogo di competenza statale. Il Paese cerca, pur con tante difficoltà, comunque di andare avanti, se ci fermiamo tutti poi il giorno dopo è difficile ripartire.

Il messaggio che diamo in questo momento è di prudenza, ma evitando di dare indicazioni di stop. Questi non sono i momenti per le decisioni eclatanti, sono situazioni che vanno governate strada facendo. Esistono organi competenti e preposti per questo. Bisogna accettare le responsabilità e poi magari criticare”.

 

scritto da: Andrea Avato, 03/01/2022

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