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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
pittoresco tifoso amaranto
NEWS

Acf, porta inviolata. Aliquò: ''Contro l'Ivrea dovevamo fare meglio. Contenta per il clean sheet''

Le parole della ex Vicenza sulla sfida di domenica: ''Occasione persa, ma dopo un mese di inattività ci potevano essere delle difficoltà. L'Arezzo è la migliore delle scelte che potessi fare, il gruppo è meraviglioso e tiriamo fuori il meglio l'una dall'altra''. Un cenno alla situazione contagi: ''Dovremo imparare a convivere con questo virus, dobbiamo dare il 100% in ogni allenamento senza pensare a cosa decideranno Lega o società di club''



Marina Aliquò con la maglia dell'Acf ArezzoMarina Aliquò, portiere classe 1995 nata a Belluno, si è trasferita all'Acf Arezzo lo scorso 11 agosto dopo essere cresciuta nelle giovanili del Verona e aver giocato la passata stagione con la maglia del Vicenza. Due campionati di serie B vinti con Pordenone e San Bonifacio nel suo curriculum, oltre che importanti apparizioni con la maglia della Nazionale Under 17 e 19 dell'Italia in un campionato Europeo. Domenica, contro l'Ivrea, ha mantenuto la porta inviolata per la seconda volta consecutiva, dimostrando ancora una volta grande affidabilità tra i pali.

 

Marina, parlaci della tua storia da calciatrice.

''Sono sempre stata innamorata del calcio, fin da bambina avevo un sogno: quello di riuscire a farlo diventare un lavoro. Ricordo i primi calci al pallone, con i maschietti e poi successivamente con le ragazze del Verona, con cui sono riuscita ad esordire persino in prima squadra a 16 anni. Sono andata via di casa molto presto per inseguire il mio sogno, ora lavoro e cerco di dare tutta me stessa in campo. Sono molto legata anche alle esperienze con Pordenone e San Bonifacio, ho vinto i miei primi campionati''.

Per quale motivo hai scelto di giocare con le amaranto?

''Perché la scorsa estate mi hanno cercato con grande insistenza. Avevo altre offerte è vero, ma il blasone dell'Arezzo le altre squadre non lo possedevano, quindi è stato facile per me accettare la proposta. L'ambiente è uno dei migliori mai trovati, soprattutto a livello umano. La persona fa sempre la differenza, e il gruppo sta alla base di tutto. Ci vogliamo bene, ci aiutiamo ma cerchiamo sempre di alzare l'asticella e di migliorarci giorno dopo giorno. E che dire poi di mister Testini e del nostro preparatore dei portieri Alessio Dionigi: sono due maestri e due professionisti esemplari, una fortuna lavorare con loro. Questa mentalità è rara da trovare in queste categorie, in più la società non ci fa mancare nulla, cosa chiedere di più?''

La prima del 2022 si è conclusa con un pareggio a reti bianche contro l'Ivrea, cosa vi lascia questa partita?

''Una partita di rammarico sicuramente da parte nostra. Potevamo e dovevamo fare di più, loro erano preparate, ma ad essere sincere non mi hanno mai impensierita. Siamo state noi a fare la partita e a creare le occasioni da rete; purtroppo il nostro piccolo difetto ogni tanto viene fuori: creiamo tanto, concretizziamo poco. Dobbiamo lavorare più duramente in settimana, da martedì si riparte con la testa giusta per affrontare in casa nostra il Caprera. E tra poco inizierà pure il girone di ritorno..''

 

E' corretto dire che l'infortunio di Valgimigli ti ha responsabilizzata maggiormente?

''Io e Alice ci consideriamo due portieri allo stesso livello. Siamo molto amiche, oltre che ''colleghe'' e quindi compagne di reparto. La sua assenza non mi pesa assolutamente, la pressione la sento ma in senso positivo, sono io che me la pongo. Oltretutto viviamo il dualismo in modo sereno, ci stimoliamo a vicenda alzando il livello delle nostre prestazioni. E' ovvio che adesso potrò dare più continuità alle mie prestazioni, e se arriverà il momento di restare fuori dall'11 iniziale, sarò comunque fiera di far parte di questa squadra perché si vince in 22, si pareggia in 22 e si perde in 22''.

Tra l'altro è da poco arrivata Katarzyna Siejka, la nuova portiere in rosa.

''E' un'ottima portiere, giovane, classe '97 e quindi molto propensa ad apprendere nuovi concetti di gioco. Si è integrata subito bene nel gruppo, abbiamo due stili completamente differenti ma il bello è anche questo. Dalle differenze si imparano cose nuove, le scuole di portieri sono tante''.

Che sensazione hai provato al rientro in campo dopo quasi un mese dall'ultima volta?

''Tornare a giocare dopo una lunga sosta non è mai facile, e penso che si sia visto. La lucidità ci e mancata, così come ci è mancata la freddezza sotto porta. Per quanto riguarda la situazione Covid, che dire.. credo che dovremo abituarci a convivere con questo virus. E' un periodo strano questo: rischi di allenarti una settimana intera per poi vedere vanificato tutto all'ultimo secondo per la comparsa di nuovi positivi, e sicuramente è molto difficile rimanere concentrate. Siamo professioniste sotto questo aspetto, quindi non dobbiamo pensarci e continuare a lavorare, anche se non sarà facile''.

scritto da: Leonardo Palazzini, 18/01/2022





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