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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
pittoresco tifoso amaranto
NEWS

Arezzo, Contu a capo delle giovanili: ''Giocare qui dev'essere un orgoglio, adesso i fatti''

Parola al 26enne ex calciatore amaranto che dal 4 febbraio ha preso il posto di Roberto Muzzi alla guida del vivaio e della scuola calcio elite. ''Sono di Arezzo e la voglia di migliorare è tanta. C'è ancora molto da fare, anche se abbiamo già ottenuto alcuni risultati importanti. Credibilità e continuità sono i mantra a cui dovrò attenermi''



Chissà se Giorgio Contu (15/07/1995) si sarebbe mai immaginato, a soli 26 anni, di ricoprire un ruolo tanto importante come quello di responsabile del settore giovanile amaranto. Aretino doc, che da sempre si è interfacciato con il ''cavallino'', prima da giocatore, poi successivamente nelle vesti di responsabile di scuola calcio, dal 4 febbraio scorso ha preso il posto di Roberto Muzzi nell'organigramma dell'Arezzo.

 

Giorgio, ti aspettavi un incarico così prestigioso all'interno dell'Arezzo?

''L'emozione è stata enorme, da aretino e tifoso dell'Arezzo non me lo sarei mai aspettato, ma ad essere onesto nemmeno lo scorso giugno avrei immaginato di poter condurre la scuola calcio. Sono partito dai piccoli per cercare di arrivare ai più grandi''.

Come è nata l'opportunità?

''Scherzo del destino, l'incarico mi è stato offerto il giorno dopo la sconfitta di Cesena, nello scorso campionato''.

Hai mai pensato di dire di no o di mollare?

''Mai e poi mai. Per me è un onore lavorare per la mia città, per la squadra che tifo da sempre e a cui sono legato in maniera indissolubile. Gli imprevisti fanno parte del lavoro, ma se mi facessi abbattere dalle prime difficoltà non sarei me stesso''.

 

Contu in maglia amaranto ai tempi delle giovaniliQuali idee hai in mente?

''Lavorare tanto e bene. Voglio cercare di allineare scuola calcio e settore giovanile nel miglior modo possibile, per una società sportiva questo è fondamentale. Ho tanto entusiasmo, i ragazzi mi seguono e loro in primis devono cercare di arrivare a giocare in prima squadra, ma soprattutto migliorarsi per affrontare qualunque tipo di sfida''.

A proposito di questo, abbiamo visto un giovane talento, Gabriele Gori, classe 2008 che è stato opzionato dall'Empoli per giugno. Quanta soddisfazione stai provando?

''Posso dire di essere uno di quelli che conosce Gabriele meglio di chiunque altro. Lo seguo da quando aveva 9 anni, lo allenavo nell'Arezzo FA, sono molto legato a lui, è di Arezzo ed è anche un bravissimo ragazzo. Sono felicissimo per lui, deve mettersi in mostra, lui come tutti gli altri''.

Ne avrai tanti altri da segnalare immagino?

''Senza far nomi, posso dire che abbiamo davvero una marea di talenti, del territorio soprattutto''.

Per quanto riguarda la cooperazione con le società calcistiche della provincia, avete riallacciato i rapporti con alcune di queste?

''Adesso abbiamo la credibilità e la competenza giusta per poterlo fare, ci possiamo permettere di ricostruire i rapporti, con altre invece abbiamo un ottimo feeling, e devo dire che il loro aiuto si sta facendo sentire. L'obiettivo è creare una filosofia che non dipenda dai risultati della prima squadra, la professionalità è fondamentale, sia se giochi in B, in D o in Lega Pro''.

 

una formazione di quest'anno dell'under 14Sei soddisfatto delle strutture messe a disposizione?

''Abbiamo il centro sportivo ''Le Caselle'', nel quale si allenano i nostri ragazzi e devo dire che sebbene sia in fase di ristrutturazione ci permette di svolgere bene il nostro lavoro''.

Fattore molto importante: la scuola calcio ha ottenuto la qualifica di Elite dalla Figc. Quanto ti rende orgoglioso questo traguardo?

''E' il segno che stiamo lavorando bene. A luglio avevamo pochissimi calciatori e allenatori tesserati, non era francamente accettabile, io sono di Arezzo, ma la professionalità che ci metto va al di fuori del mio tifo. In generale ho sempre visto che i nostri ragazzi sono sempre stati valorizzati poco, tantissimi calciatori aretini sono sbocciati in altre società. Il mio obiettivo è diventare credibili e avere continuità, lanciando quanti più ragazzi possibili del territorio e non, ma dobbiamo darci da fare. La maglia dell'Arezzo è prestigiosa, chiunque deve ambire ad indossarla''.

Da dove arriva Giorgio Contu?

''Arriva dalla voglia e dalla forte passione che mi ha sempre contraddistinto. Amo questi colori, e infatti, come ho già detto, è un sogno essere qui. Ho bruciato le tappe, a soli 23 anni ho preso il patentino Uefa B, che abilita ad allenare giovanili e prime squadre, successivamente mi sono iscritto alla facoltà di Scienze Motorie, che ancora devo terminare. Mi piace approfondire qualunque tematica che tratti lo sport, sono contento di potermi dedicare allo studio''.

Grazie e in bocca al lupo per il futuro!

''Viva il lupo''.

 

scritto da: Leonardo Palazzini, 16/02/2022





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