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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Assemblea dei soci, tensione con OA. Manzo su fb: ''Stanco degli insulti, vendo l'Arezzo''

Oggi l'assemblea, riunita dal notaio Cirianni, ha deliberato il ripianamento delle perdite maturate al 31 dicembre e l'aumento di capitale da 3 milioni di euro da sottoscrivere entro 60 giorni. Una sorta di ultimatum al comitato, che deve reperire 30mila euro e deve farlo in fretta, con la possibilità che abbandoni la compagine sociale dopo 12 anni di attività. Intanto la tifoseria prosegue nella contestazione e il presidente sui social dice stop: ''ora basta, chi è interessato si faccia avanti''



Copertura parziale delle perdite e aumento di capitale di 3 milioni di euro, come era stato annunciato nei giorni scorsi. Questo l'esito dell'assemblea dei soci della Ss Arezzo, che si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi presso lo studio del notaio Cirianni.

Presenti fisicamente l'ad Selvaggio e il ds Tromboni, accompagnati dall'avvocato Di Nardo, per la proprietà. In video collegamento il presidente Manzo e gli altri membri del cda. Orgoglio Amaranto era rappresentato dal presidente Farsetti, dal vice Chiericoni e dai consiglieri Borselli e Farsetti.

L'Arezzo, poco fa, ha diffuso un breve comunicato al riguardo: "La Società Sportiva Arezzo comunica che in data odierna si è svolta l'assemblea dei soci della società, nel corso della quale è stato deliberato il ripianamento delle perdite maturate fino al 31/12/2021 per l'esercizio 2021-2022 e una copertura parziale per oltre tre milioni di euro delle perdite al 30 giugno 2021. L'assemblea ha inoltre deliberato un aumento di capitale di tre milioni di euro da sottoscriversi entro 60 giorni''.

Se da un lato va sottolineata la disponibilità della proprietà a investire ulteriori risorse per la gestione ordinaria, dall'altro emerge una frattura sempre più marcata con il comitato di azionariato popolare. Il termine di 60 giorni per la sottoscrizione dell'aumento di capitale, che per OA equivale al versamento di 30mila euro, ha tutta l'aria di un ultimatum. 

 

Quei soldi non solo vanno trovati ma vanno trovati anche in fretta. A questo punto Orgoglio Amaranto dovrà decidere il da farsi, probabilmente dopo aver convocato l'assemblea degli iscritti al fine di sciogliere il nodo: restare dentro la società con la quota dell'1% o tirarsene fuori dopo quasi dodici anni di attività.

Mag servizi energia, che detiene il restante 99%, avrebbe confermato la volontà di proseguire nel suo progetto sportivo ad Arezzo, anche se dopo stasera i dubbi aumentano. La tifoseria, come testimonia l'ennesimo striscione affisso stamani allo stadio, è in contestazione e domenica diserterà i gradoni della sud.

E lo stesso presidente Manzo, commetando un post di Amaranto Magazine su facebook, poco fa ha scritto: "Tranquilli tutti, mi sono stufato di essere insultato. Lascio l'Arezzo da domani, è tutto in vendita. A chi interessa si faccia avanti''. Sfogo momentaneo o verità?

Di sicuro una rottura con Orgoglio Amaranto, che ha sempre rappresentato una sorta di cordone ombelicale con l'ambiente, un trait d'union fra club e popolo, aprirebbe un altro fronte delicatissimo e renderebbe il clima ancora più pesante, al punto che fare calcio in queste condizioni diventerebbe un azzardo.

 

scritto da: Andrea Avato, 16/02/2022





Aumento di capitale, OA si astiene

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