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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Roberto, Jacopo, Chiara e Giulia alla Valle dei Templi - Agrigento
NEWS

I Giovanissimi di mister Bianchi: ''Stiamo facendo un ottimo lavoro. Orgoglioso della mia scelta''

Alessio Bianchi, allenatore dell'under 14 provinciale, fa il punto della situazione analizzando il campionato giocato fin qui dai suoi ragazzi: ''Abbiamo concluso alla grande la prima parte di stagione, con un primo posto e una striscia di imbattibilità straordinaria. Adesso ci prepareremo per il gran finale. Dico sempre che il divertimento sta alla base di tutto, a me il compito di farli crescere, sia come futuri uomini che come calciatori''



mister Bianchi durante una gara di campionatoUn passato da calciatore fra Santa Firmina, Alberoro, Rassina e Chimera (fra le altre), e un presente da allenatore delle giovanili amaranto. Alessio Bianchi, classe 1984, è l'allenatore degli Under 14 dell'Arezzo. Chiamato dalla società quattro anni addietro, il mister ha saputo toccare le corde giuste portando avanti un buonissimo lavoro di crescita calcistica verso i suoi ragazzi. Impeccabile fin qui il rendimento dei piccoli amaranto: 9 vittorie in altrettante partite, frutto di addirittura 50 gol realizzati e appena 3 subiti, un bilancio davvero fenomenale che ora Bianchi si aspetta di ripetere anche nella seconda parte di campionato.

 

Mister come giudica questa prima parte di stagione?

''Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo. Ho un bellissimo gruppo a disposizione, i ragazzi hanno qualità e voglia di iniziare a migliorarsi già da questa età, che è quella giusta per crescere sotto ogni aspetto, non solo calcistico. Abbiamo vinto tutte le partite giocate e adesso ci stiamo preparando per la seconda parte di campionato, dove affronteremo le migliori dei gironi di Siena e Arezzo. Inoltre a giugno abbiamo vinto la Lazio Cup, un torneo internazionale con la partecipazione di grandi squadre giovanili come Frosinone, Pescara e Benevento. Qualche mese dopo ci siamo riconfermati al memorial Andrea Fortuna, arrivando davanti a Lazio e Roma''.

Come è nata l'opportunità di allenare le giovanili dell'Arezzo?

''Quattro anni fa sono stato chiamato dalla vecchia società, con La Cava, Pieroni e Ceccherini. E' stata una sorpresa, sono felice di essere qua e spero di rimanerci per tanto tempo''.

 

Emozionato da questa chiamata?

''Ho subito realizzato il fatto di avere fra le mani un' opportunità importante, non capita tutti i giorni di allenare l'Arezzo, giovanili, prima squadra o altre annate che siano. L'emozione è stata tanta, così come la responsabilità con la quale ogni giorno mi devo confrontare. Ripeto, sono davvero contento di essere qui''.

Dove aveva allenato prima dell'Arezzo?

''Prima avevo fatto esperienza con U.T. Chimera, Santa Firmina e Alberoro, dagli Allievi agli Esordienti. Ho avuto  il piacere di incontrare grandi persone come mister Vendrame, Pozza e Battiston, ma anche tanti altri amici e colleghi che sento e vedo tuttora. Imparare dai migliori e chiedere molti consigli a chi sa più di te è fondamentale, specie per chi muove i primissimi passi come allenatore''.

Ha trovato molte differenze fra la rosa attuale e quelle che ha allenato in precedenza?

''Il livello qui è molto più alto, lo si nota subito. La cosa che adoro di questi ragazzi è la loro voglia di migliorarsi, sono pur sempre dei giovani ''ragazzotti'' ma questo mi fa ben sperare per l'avvenire, loro e dell'Arezzo. Abbiamo tanti talenti che hanno anche suscitato l'interesse di altre piazze importanti''.

 

A tal proposito, abbiamo visto tanti ragazzi emergere: Minocci, Nugnes, Fratini, Bernardini, Gori. Dove possono arrivare queste piccole promesse?

''Difficile dirlo, dipende da molti fattori, non basta il talento. Ma una cosa la posso dire: se altre squadre continuano a visionare i ragazzi dell'Arezzo, allora vuol dire che qualcosa di buono la stanno e la stiamo facendo''.

Quali sono le difficoltà che si possono incontrare allenando un settore giovanile?

''Se ne trovano molte, tutte quelle con cui un allenatore deve solitamente confrontarsi. C'è bisogno di tanto supporto da parte dello staff, si deve lavorare con serietà ma anche ricordarsi dell'età dei giocatori. Poi arrivano i problemi di campo, è giusto che tutti abbiano il loro spazio, i genitori che non sono d'accordo, anche se fortunatamente qui non mi è mai successo di dover dare spiegazioni sulle mie scelte. Mi è successo da altre parti.''

Meglio fare l'allenatore o il calciatore?

''Molto più semplice giocare che allenare, ovviamente. Quando giochi pensi solo a te stesso, a quello che personalmente dovrai dimostrare. L'allenatore ha una visione a 360 gradi, non può permettersi di ''staccare la spina'' nemmeno un secondo. Occorre programmazione e preparazione, ma in qualunque categoria, senza queste basi non si va lontano''.

 

scritto da: Leonardo Palazzini, 18/03/2022





Under 14 / Arezzo-Pianidiscò 5-0
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