Contro la Sangiovannese una partita tosta. Play-off e salvezza, in ballo ci sono punti pesanti

Sabato si gioca il derby fra due squadre che hanno obiettivi diversi e che non possono regalare nulla. Calderini lancia gli amaranto verso un finale di stagione in crescendo, mister Firicano chiede agli azzurri una prestazione grintosa per muovere la classifica. Entrambi saranno fra gli ex della gara

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Elio Calderini, l'attaccante più prolifico tra gli amaranto (8 gol da dicembre a oggi, 14 in totale in stagione) sabato sarà uno degli ex della sfida. Nel 2010/11 giocò a San Giovanni in C2: 25 presenze e 4 gol in un'annata positiva dal punto di vita tecnico e complicata da quello societario.

Arezzo-Sangiovannese metterà di fronte due squadre in cerca di obiettivi diversi: play-off nella miglior posizione possibile per gli amaranto, salvezza diretta per gli azzurri. L'Arezzo ha già cambiato panchina due volte: Sussi è subentrato a Mariotti a ottobre e poi Mariotti è tornato al posto di Sussi a gennaio. La Sangiovannese invece ha chiamato Firicano (che ad Arezzo giocò nella stagione 2001/02) al posto di Iacobelli quindici giorni fa.

"Alla Sangio ci salvammo nonostante tanti punti di penalizzazione con Fraschetti allenatore - ha ricordato Calderini. Per me fu un crocevia importante perché da lì la mia carriera ha svoltato. Sabato mi aspetto una partita difficile come lo sono tutte, ci sarà da battagliare e noi siamo pronti. Stiamo bene, il trend lo conferma, non abbiamo ansie ma lo spirito giusto. L'obiettivo del finale di stagione? Speriamo di vincerne 10 su 10 e che qualcuna davanti perda punti. Poi ci concentreremo sui play-off".

 

 

Sull'altra sponda Aldo Firicano ha sottolineato il valore dell'Arezzo ma anche la necessità di fare punti per gli azzurri: "Senza dubbio è una partita di cartello, anche per una questione di campanile, ma nella nostra situazione abbiamo bisogno di fare risultato. Loro sono in grande forma e vengono da una lunga serie di risultati utili, ma noi dobbiamo salvarci.

Dobbiamo giocare con una motivazione maggiore e per fare questo serve grande sacrificio e grande applicazione da parte di tutti i ragazzi. Col San Donato ho notato una certa positività nell'ambiente, che nelle partite precedenti probabilmente non c'era stata a causa dei risultati negativi. Questo è assolutamente necessario per raggiungere la salvezza ed è il presupposto fondamentale per far sì che la Sangiovannese possa avere un futuro più roseo nei prossimi anni".

 

scritto da: Andrea Avato, 23/03/2022

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Arezzo-Sangiovannese, Calderini tra gli ex