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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Francesco, Maurizio, Marco e Luca a San Siro
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Indiani, carisma e una statistica di ferro: dieci volte contro l'Arezzo, soltanto una sconfitta

L'allenatore del San Donato ha perso contro gli amaranto nel primo incrocio, quando allenava il Crotone: 0-3 al Comunale nel 2007 (doppietta di Myrtaj e gol di Martinetti). Poi ha sempre fatto punti, compresa la gara di andata in cui rimontò da 0-2 a 2-2 in superiorità numerica. Specialista in promozioni, ha vinto in piazze medio piccole: Castelfiorentino e Certaldo, Rondinella e Poggibonsi, Massese e Pontedera. Perugia il rimpianto di una carriera vissuta da ''sacchiano'', che domenica si arricchirà di un altro capitolo



Mariotti e Indiani prima della partita di andataSulla strada dell'Arezzo c'è di nuovo Paolo Indiani, armato di una statistica di ferro: dieci partite contro gli amaranto e una sola sconfitta, nell'ormai lontano 11 novembre 2007. Allenava il Crotone che perse 3-0 al Comunale (doppietta di Myrtaj e gol di Martinetti), il giorno della morte di Gabriele Sandri in autostrada.

Di lì in avanti il tecnico di Certaldo, classe 1954, ha affrontato l'Arezzo altre nove volte e ha sempre fatto punti: con il Crotone al ritorno e con il Foligno, con il Pontedera e con la Pistoiese, fino al match di andata di quest'anno sulla panchina del San Donato, pareggiato 2-2 dopo essere stato sotto 2-0.

Indiani si definisce un sacchiano, anche se il suo modulo preferito è il 433. E anche se in carriera ha giocato un po' con tutti i sistemi: il suo Pontedera, per esempio, si schierava con un pragmatico 352. Di fondo c'è l'idea di proporre un calcio d'attacco, iper offensivo, anche a costo di concedere qualcosa dietro.

Una filosofia che quest'anno sta pagando: il San Donato (arrivato quarto l'anno scorso) ha cambiato pochissimo in estate, aggiustato qualcosina in inverno ed è in testa praticamente dall'inizio. I numeri dicono che i gialloblu hanno perso lo stesso numero di gare dell'Arezzo (4), ma ne hanno vinte 19 contro 13

Il solco in classifica è stato scavato dopo lo scontro diretto dell'andata al Comunale: 8 vittorie in nove giornate hanno lanciato i fiorentini, staccando la concorrenza a eccezione del Poggibonsi, che non a caso è l'unica formazione ad aver violato il ''Pianigiani'' e che, qualche settimana fa, aveva addirittura fatto il sorpasso. Adesso è lì, a -2, a rendere incerta la lotta per il primato.

 

 

Carismatico, profondo conoscitore del calcio di D e di Lega Pro, Indiani è uno che sa come si vince, anche se i suoi successi sono stati conquistati tutti in club medio piccoli, dove le pressioni e le responsabilità pesano molto di meno: sette le promozioni in carriera tra Castelfiorentino e Certaldo, Rondinella e Poggibonsi, Massese e Pontedera. E in vista c'è l'ottava.

Amico e compaesano di Spalletti, mentore dell'ex amaranto Semplici, Indiani avrebbe potuto svoltare due volte e salire in un calcio diverso. A Crotone il feeling durò solo un anno, anche se il rimpianto più volte confessato resta Perugia, dove il rapporto si esaurì dopo appena una partita, anche a causa delle difficoltà economiche della società.

Indiani comunque in serie D si trova come a casa. In questa stagione è riuscito a dare alla squadra un'impronta marcatamente offensiva, testimoniata dai 18 gol di Russo e dai 16 di Marzierli, mai su queste percentuali realizzative in carriera.

Prima della gara di andata, Indiani spiegò che il San Donato sarebbe venuto a giocare come sempre, per attaccare e prendere in mano la partita. ''Per fare risultato dovremo segnare più di un gol'' aggiunse e dopodomani sarà di sicuro la stessa cosa.

Senza dimenticare che gli episodi, compresi quelli arbitrali, nelle stagioni baciate dagli dei soffiano sempre alle spalle. Al Comunale, a novembre, tra cartellini rossi tirati fuori e tenuti nel taschino, falli fischiati e non fischiati, se ne ebbe la riprova. Indiani dopo il 2-2 sorrideva anche per quello.

 

scritto da: Andrea Avato, 01/04/2022





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