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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Andrea, Roberto e Davide in un pub di Dublino
NEWS

Arezzo, è una bella vittoria. Tre punti insieme ai tifosi per chiudere in crescendo la stagione

La squadra ha finalmente sfatato il tabù degli scontri diretti, battendo con merito il Poggibonsi che ha ancora la miglior difesa del girone. Determinante il modulo con tre punte schierato da Mariotti, nonostante qualche lettura tattica sbagliata che ha originato un paio di pericoli sulle ripartenze avversarie. Segnali di ripresa da parte di Persano, che a 25 anni deve trovare continuità realizzativa (i colpi li ha sempre avuti). A un mese e mezzo dalla fine dell'annata, l'aiuto della sud può essere decisivo



Per l'Arezzo è una bella vittoria, meritata, conquistata finalmente contro un avversario d'alta classifica, alimentata da una manovra a tratti arrembante. Calderini, Cutolo e Persano hanno spostato la gara con la qualità e con i gol, sfatando il tabù degli scontri diretti che ha zavorrato tutta la stagione. E dire che di là c'era la difesa meno battuta del girone.

Per un'ora si è vista un'ottima circolazione di palla, quasi sempre a terra, mossa con ordine e con buone idee. Stavolta è stata saggia e solida anche la gestione del vantaggio, perché i cambi (azzeccati) hanno consentito alla squadra di coprire bene il campo e di non andare giù fisicamente.

Nel primo tempo, è vero, è venuta a galla qualche crepa e due volte Colombo ci ha dovuto mettere le mani. L'Arezzo ha il difetto di perdere la bussola, di concedere campo, di leggere male alcune situazioni tattiche. La prima ripartenza, con Regoli irretito dal portiere (che prima aveva accennato l'uscita fuori area per poi ripensarci), ha trovato la linea difensiva altissima e mal posizionata. La seconda, di Donati, è nata addirittura da un corner a favore, con la squadra in dieci perché Persano aveva preso una botta ed era fuori dal campo.

In ogni caso la bilancia, stavolta, pende dalla parte giusta. Calderini (Stefano) ha provato la stessa mossa dell'andata, mettendo da parte la difesa a quattro per giocare 352. A Poggibonsi gli andò benissimo, anche perché quell'Arezzo era talmente scarico e in bambola che forse avrebbe perso comunque. Ieri invece gli è andata male. 

 

 

Mariotti l'ha preparata con accortezza e ha rinunciato al trequartista per schierare tre terminali offensivi di grande qualità. Calderini (Elio) e Cutolo sono abilissimi nell'uno contro uno ed è stato grazie a loro se la squadra ha trovato spazi e occasioni, sfruttando un baricentro più alto del solito e la verve di Pizzutelli

Non sempre sarà possibile utilizzare questo modulo, dato che in fase difensiva i tre davanti aiutano fino a un certo punto, ma è una soluzione tattica da tenere buona in certi frangenti. Nel complesso i numeri dicono che nelle ultime undici giornate sono arrivati 22 punti (6 vittorie, 4 pareggi, una sconfitta) e rispetto all'andata la classifica ne ha 3 in più.

La doppietta di ieri obbliga inoltre ad aggiornare il giudizio su Persano, classe '96, che ad Arezzo c'era già stato in serie C. Il suo precampionato e l'inizio di stagione furono incoraggianti, poi si perse per strada. Quest'anno è arrivato a gennaio con la squadra già fuori dalla corsa per la promozione, esibendo un rendimento altalenante. I colpi li ha, li ha sempre avuti, la fattura di certi gol lo dimostra. La squadra deve supportarlo di più, lui deve trovare maggiore continuità realizzativa. Ha 25 anni, è arrivato il momento.

Finalmente i tifosi sono tornati sui gradoni della sud. Allo stadio di gente non ce n'era molta (840 presenti secondo i dati ufficiali), però con la curva imbandierata e cantante è tutta un'altra cosa. Se la vittoria sia dipesa anche dalla spinta del pubblico (e quindi, per sillogismo, se qualche pareggio interno dell'ultimo periodo sia dipeso dall'assenza dei gruppi), non lo sa nessuno. Però il finale di stagione con i tifosi dentro sarà tutta un'altra cosa.

 

scritto da: Andrea Avato, 11/04/2022





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