Mag, rilevato il 50% della Tor Tre Teste. Valzer di direttori per gestire le società del gruppo

Francesco Manzo e Fabio Gentile, dopo essersi dimessi dal cda dell'Arezzo, hanno acquisito dall'ex calciatore Fabio Liverani le quote di una delle società giovanili più importanti del centro Italia. Indiscrezioni da Roma: Muzzi alla Lupa Frascati (in lotta per salire in D) come dt o allenatore, Tromboni alla Tor Tre Teste (specie se verrà allestita una prima squadra), Moroncelli dalla Lupa in amaranto (era in tribuna a Foligno e a Livorno). Ma gli scenari potrebbero cambiare

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Per provare a intuire quale sarà il futuro dell'Arezzo, organizzativo e sportivo, va ricostruito il mosaico calcistico del gruppo Mag, che ha di recente allargato gli investimenti nel settore, acquisendo il 50% della Tor Tre Teste, una delle più importanti società giovanili di Roma e del centro Italia. A condurre l'operazione sono stati Fabio Gentile e Francesco Manzo, rispettivamente ex presidente ed ex vicepresidente dell'Arezzo, che nei mesi scorsi si erano dimessi dal consiglio d'amministrazione. Proprio loro hanno rilevato le quote in possesso dell'allenatore Fabio Liverani, ex calciatore di Viterbese, Perugia e Lazio.

Al sito GazzettaRegionale.it Francesco Manzo ha rilasciato queste dichiarazioni: "Punteremo tantissimo sul settore giovanile, con l'obiettivo di rinforzare ancora di più un club che ha già un grande nome non solo sul territorio, ma in tutto il Paese. Questo fa capire che noi non ci stanchiamo di investire nello sport, soprattutto nel calcio. Entrare nella Tor Tre Teste è sintomo di quanto crediamo in questo settore, non solo per l'aspetto agonistico, ma anche per quel che riguarda il sociale. Sicuramente ci avvarremo delle persone esperte che già sono nel club e che hanno fatto grandi cose in questi anni. A queste aggiungeremo delle figure nostre, per rendere lo staff ancora più competitivo. Prima squadra? Al momento sono solo delle chiacchiere, non è escluso però che ci possano essere risvolti in estate. Nei progetti c'è l'idea di una prima squadra importante, che possa valorizzare i giovani rossoblù e che cresca. L'obiettivo, non ci nascondiamo, è diventare il terzo polo di Roma''.

 

Al sito Sportinoro.com, invece, Francesco Manzo ha detto: ''Nonostante i nostri impegni con Arezzo, Lupa Frascati e Colonna, stavamo cercando una realtà importante di settore giovanile a livello nazionale, dunque grazie ai contatti del nostro Roberto Muzzi siamo arrivati alla Tor Tre Teste. E’ stata una trattativa lampo, la dirigenza ha capito subito il nostro intento di investire nel mondo giovanile e così dopo un paio di incontri abbiamo chiuso l’accordo rilevando, io e l’ingegner Fabio Gentile, il 50% del club. Ci siamo dimessi dal cda dell’Arezzo e siamo entrati in società. Posso dire che sicuramente apporteremo un miglioramento della struttura a livello di ammodernamento ed ampliamento degli spazi per crescere ancora di più. Entriamo in punta di piedi con l’obiettivo di imparare per poi portare questo “know how” anche nelle altre società da noi gestite. Non molliamo gli altri club come ha pensato più di qualcuno, anzi rilanciamo per far crescere tutte le nostre società”.

 

Con la Lupa Frascati in testa al girone di Eccellenza e destinata agli spareggi promozione per salire in serie D, nel gruppo Mag potrebbe innescarsi un tourbillon di nomi per definire gli organigrammi tecnici dei vari club della prossima stagione. Da Roma filtrano tante indiscrezioni che riguardano Roberto Muzzi (uomo forte della Lupa Frascati in caso di serie D con l'opzione scrivania o panchina), l'attuale ds amaranto Cristiano Tromboni (vertice dell'area tecnica della Tor Tre Teste, specie nel caso in cui venisse allestita la prima squadra) e Giordano Moroncelli, attuale ds della Lupa, avvistato spesso alle partite dell'Arezzo (c'era a Foligno e c'era anche a Livorno la settimana scorsa).

Ovviamente, si tratta di chiacchiere che girano negli ambienti calcistici della capitale e che potrebbero rivelarsi infondate. Per quanto riguarda l'Arezzo, resta la necessità di chiudere celermente il percorso di riconciliazione con la piazza. E per farlo, occorrono figure professionali di alto livello da mettere al lavoro il prima possibile. Anche perché le sinergie tra società dello stesso gruppo possono diventare una risorsa solo se a maneggiarle c'è gente che sa di calcio. In caso contrario, si trasformano in una zavorra.

 

scritto da: Andrea Avato, 22/04/2022

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