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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il tifosissimo Luca
NEWS

Il magico pomeriggio di Carrara, quattro anni dopo. La vittoria di tutti, anche dei gregari

Massimo Pavanel si è commosso pure l'altra sera, durante la cena di Orgoglio Amaranto, al ricordo dell'impresa firmata il 5 maggio 2018. Resta il buon sapore di una battaglia totale che non fruttò solo la salvezza sul campo e in società. Portò l'orgoglio dell'appartenenza, una comunione di spirito e intenti unica e la debordante felicità nel raggiungere un traguardo che a un certo punto sembrava impossibile. Ma quell'anno di impossibile non c'era niente



Massimo Pavanel si è commosso anche l'altra sera, durante la cena di Orgoglio Amaranto, al ricordo dell'impresa firmata quattro anni fa. Il 5 maggio 2018 schizzò fuori dalla panchina di Carrara due volte: all'89', dopo il gol vittoria di Cellini, e al triplice fischio dell'arbitro, con la salvezza diretta finalmente in tasca.

Che giornata! 500 persone in trasferta, l'adrenalina di un pomeriggio campale, le mille emozioni centrifugate durante i dieci mesi precedenti: Ferretti che dichiara di aspirare alla B e Ferretti che cede la società, Neos che si insedia e Neos che si tira indietro, Matteoni che vuole salvare la baracca e Matteoni che non paga, il tribunale fallimentare e l'esercizio provvisorio, la Lega che ferma l'Arezzo per un mese e la Lega che fa giocare l'Arezzo ogni tre giorni, il tutti contro l'Arezzo delle dirette concorrenti e il tutti con l'Arezzo dei tifosi.

In quelle settimane lunghe e intense non brillarono solo Moscardelli e Cutolo, Cenetti e Foglia, Luciani e De Feudis. Furono decisivi Ferrari e Varga, Semprini e Della Giovanna, Lulli e Cellini, giocatori che poi se ne sono andati ma che hanno lasciato un marchio profondo.

A distanza di quattro anni è passata tanta acqua sotto i ponti: i play-off per la B, la stagione monca per il covid, la retrocessione, il campionato dilettanti. Non ci siamo fatti mancare niente, con il centenario dietro l'angolo e un ambiente che deve ritrovare entusiasmo, unità, fiducia nel futuro.

Resta il buon sapore di una battaglia totale che non fruttò solo la salvezza sul campo e in società. Portò l'orgoglio dell'appartenenza, una comunione di spirito e intenti unica e la debordante felicità nel raggiungere un traguardo che a un certo punto sembrava impossibile. Ma quell'anno di impossibile non c'era niente.

 

scritto da: Andrea Avato, 05/05/2022





ImpresaTotale - Il film del campionato amaranto

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