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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Francesca ed Elisa in campeggio in Irlanda
NEWS

Il 16 luglio c'è il torneo del Pao. Il campino rimesso a posto tra volanti e sogni di calcio

Si avvicina il tradizionale appuntamento con il memorial dedicato a Francesco Paolucci, tifoso amaranto e fondatore del gruppo 2 giugno drunk. Sabato i ragazzi della Fossa hanno segnato il terreno e aggiustato le reti delle porte, nonostante l'arrivo imprevisto della polizia per l'identificazione. Ma la soddisfazione è stata tanta, specie nel vedere i passanti incuriositi complimentarsi con i ragazzi, mentre i bambini giocavano a pallone



Sabato 16 luglio presso il campino di via Arno si giocherà il torneo in memoria di Francesco Paolucci detto Pao, un ragazzo nato e cresciuto nel quartiere di Saione e che in quel campino, oggi intitolato a lui, sognava di diventare un campione. Francesco era un grandissimo tifoso dell'Arezzo, fondatore del gruppo 2 giugno drunk. Ogni anno i ragazzi della Fossa organizzano il torneo in sua memoria, coinvolgendo i gruppi della sud secondo uno stile che a Francesco piaceva: calcio, birra a aggregazione.

 

"Sabato - come si legge in un post su facebook - alcuni ragazzi della Fossa si sono ritrovati al mitico campino Francesco Paolucci per fare alcuni lavori di manutenzione in vista del torneo Memorial Pao 2022 che si svolgerà a breve. La manutenzione spetterebbe al comune (nessuna striscia nel campo e reti delle porte inesistenti) ma, armati di tanto animo e di orgoglio, i ragazzi hanno aggiustato le reti delle porte e fatto tutte le linee di gioco a loro spese.

 

Qualcuno, forse impaurito o forse disturbato da questa presenza, ha chiamato la polizia che si è presentata con volanti a chiedere documenti ai presenti. In questo caso si scontrano due realtà: quella che il tessuto sociale lo vuole creare, dando la possibilità ai bambini e ai ragazzi di giocare e sognare il mondo del calcio, e quella di chi, forse impaurito, preferisce essere sempre indignato di chi questo tessuto sociale lo vuole creare, senza troppe distinzioni sociali.

Non sarà certo qualche volante o qualche bigotto impaurito a farci cambiare il nostro pensiero: da sempre siamo RIBELLI, sognando e lottando sempre per il calcio di una volta, nel tifare andando contro denunce e diffide e nel credere che qualcosa si può costruire anche sul sociale. Forse saremo gli ULTIMI RIBELLI, questo sarà il tempo a dircelo. Il Pao si sarà divertito da lussú, nel vedere passanti incuriositi complimentarsi con i ragazzi, mentre i bambini giocavano dove anche lui da piccolo sognava rincorrendo il pallone. Tifo, amicizia e ribellione".

 

scritto da: Andrea Avato, 27/06/2022





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