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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Trestina4 set15Pianese
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Battifolle amaranto all'Oktober Fest - Monaco di Baviera
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Ciao Direttore! E' morto Gianfranco Duranti. Teletruria perde il suo padre fondatore

Era a capo della redazione fin dal 1974, anno in cui l'emittente degli aretini cominciò le sue trasmissioni. Console onorario di Germania, uomo tutto d'un pezzo, dal carattere forte, spigoloso, risoluto e con grandi slanci d'affetto, Ha maneggiato con cura la vita di Arezzo in tutte le sue sfaccettature, l'ha plasmata per raccontarla dentro i tg, ogni giorno per oltre quarant'anni. Legato da un'amicizia strettissima alla famiglia Butali, era stato anche presidente dell'Arezzo a fine anni '80. Domani alle 15 le esequie in Duomo



Gianfranco Duranti, 74 anni, direttore di Teletruria ed ex presidente dell'ArezzoScherzando, gli dicevo sempre che lui non aveva predecessori e non avrebbe mai avuto nemmeno successori, perché era attaccatissimo al suo lavoro e tutto il resto veniva dopo. Ridacchiava e rispondeva che forse avevo ragione. Gianfranco Duranti era il direttore di Teletruria dal 1974, anno in cui la televisione degli aretini cominciò a trasmettere. E lo è stato fino a stamani, quando la malattia ha prevalso.

Ci ha lasciato un uomo tutto d'un pezzo, dal carattere forte, spigoloso, risoluto e con grandi slanci d'affetto. Ha maneggiato con cura la vita di Arezzo in tutte le sue sfaccettature, l'ha plasmata e modellata per raccontarla dentro i tg, ogni giorno per oltre quarant'anni. 

Si schermiva se qualcuno gli faceva notare che era diventato un uomo di potere, ma sapeva di esserlo, anche se gli piaceva mostrare di sé l'immagine del giornalista che bada soltanto alla professione. In realtà la sua parola aveva un peso rilevante sulle scelte della politica, dell'economia, della finanza. Ma non gradiva ostentarlo.

Era console onorario di Germania, con i baffi e gli occhiali a dargli un aspetto altero, la sigaretta quasi sempre accesa e un pacchetto di caramelle sulla scrivania. Legato da un'amicizia strettissima alla famiglia Butali, era stato anche presidente dell'Arezzo a fine anni '80, subito dopo la gestione di Benito. ''Lo feci per incoscienza'' ha sempre raccontato, ma quei mesi gli erano rimasti nel cuore come i colori amaranto.

Per colpa dell'Arezzo abbiamo discusso quasi ogni estate: mi prendeva la tentazione di rovesciargli il tavolo addosso perché non voleva rimborsare le spese per le trasferte. Ogni volta combattevo, ogni volta era una battaglia persa: non avrebbe mai sforato il budget a disposizione. Era ferreo, ligio al dovere, aspro. Poi ti dava un buffetto e tutto finiva lì.

Da qualche mese il suo ufficio era sempre vuoto. Lui che aveva guerreggiato per una vita contro inserzionisti pubblicitari, politici che si sentivano vessati da un servizio filmato, giornalisti che chiedevano l'aumento, emittenti della concorrenza, stava lottando da un'altra parte.

Qualche giorno fa gli ho mandato un messaggio sul cellulare. Appena si sarebbe rimesso in forze, sarei andato a trovarlo. Non so se l'abbia letto, di sicuro non ho fatto in tempo a vederlo un'ultima volta.

Gianfranco Duranti aveva 74 anni. Resterà sempre il Direttore di Teletruria. La salma verrà esposta alla cappella della Croce Bianca. Domani alle 15 le esequie in Duomo. Alla moglie Elena, al figlio Andrea, ai familiari, le condoglianze della redazione di Amaranto Magazine.

 

Ps - Questo è il link all'articolo che pubblicai su Amaranto Magazine per la rubrica ''terzo grado'', esattamente dieci anni fa. La foto principale gliela scattai quasi di nascosto. Era un giornalista Gianfranco Duranti, ma non amava farsi intervistare. Quella volta però, e solo quella volta, riuscii a convincerlo a fare come dicevo io.

 

scritto da: Andrea Avato, 15/05/2018





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